Un sabato speciale per 150 giovani della Repubblica Domenicana che si incontrano con Maria Voce e Giancarlo Faletti. Tra questi giovani si nota una grande varietà e una ricchezza di espressioni. Priscilla, ad esempio, racconta di come si sia trasferita dalla sua provincia, Santiago Rodriguez, rurale e nota per le enormi coltivazioni di banani, nella capitale, per studiare psicologia. Ebbene, non è stato facile per lei cambiare ambiente, amici e modo di vivere. Ma la vicinanza con i Giovani per un Mondo Unito le ha permesso di inserirsi bene nella nuova realtà, diventando anzi un leader per tanti altri amici.
La platea di giovani siede silenziosissima: sembra strano, vista la vivacità esuberante di questi giovani dominicani, capaci però di grande generosità e profondità di vita. Le loro domande evidenziano il loro desiderio di radicalità.
Emerge anche la forte influenza che hanno sui giovani le spinte dell’egoismo e della poca chiarezza, del rumore della città e anche della tentazione: «Il nostro amplificatore – risponde Maria Voce – è l'amore dentro di noi, che fa sentire la sua voce e la rende forte, anche più forte degli altri rumori». Chiara Luce Badano, la giovane del Movimento recentemente beatificata, è per loro un esempio, che li aiuta ad affrontare le difficoltà anche quando, rispetto a quella che può sembrare la normalità, si viene giudicati per una vita impegnata, in ogni caso controcorrente. Non si tratta di isolarsi, ma di far avanzare la bellezza della vita interiore, per far sperimentare la bellezza di quel che si fa “insieme”.
Mentre Pablo, di Santo Domingo, sottolinea come «la semplice gioia che ho provato oggi debbo farla diventare un virus che contagia i miei amici». «Siete generosi – conclude Maria Voce –, e mi avete dimostrato che sapete esserlo. Quindi siete capaci di cose grandi. Continuate senza paura di dare di più».
Da Michele Zanzucchi
Nessun commento:
Posta un commento