Guanti, retino, scope, sacchi, e tanto entusiasmo. C’era tutto l’occorrente per ‘attaccare’ il peggior nemico della spiaggia – la spazzatura. C’era anche il caldo asfissiante. Questo, però, non ha impedito ai Giovani per un Mondo Unito (GMU) di Ischia – e a chi si è unito a loro – di iniziare una piccola rivoluzione sulla spiaggia più grande e frequentata dell’isola d’Ischia. L’idea è nata dal desiderio di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, quel Bene Comune tanto minacciato. Si è pensato, così, di agire concretamente, iniziando da un pezzo di spiaggia, consapevoli che anche un piccolo gesto può fare una grande differenza.
Abbiamo coinvolto le società partecipate per la raccolta dei rifiuti di Ischia e Barano che hanno messo a disposizione guanti, buste, rastrelli, pale, scope e tutto l'occorrente per la pulizia.
Scenario: spiaggia dei Maronti, nella settimana più affollata dell’anno – quella di Ferragosto, giorno 17 per la precisione. Nel pomeriggio, dopo un tuffo in acqua, tutti all’opera, eravamo circa 50, raccogliendo i rifiuti sulla spiaggia e ripulendo una delle scale di accesso, il cosiddetto ‘serpentone’. Sulla sabbia si è trovato di tutto: cicche, bottiglie, lattine, piatti, bicchieri, e tanto altro, ma si son trovati anche bagnanti volenterosi di contribuire a quest’iniziativa. Qualcuno voleva anche dare un contributo economico. Al termine della pulizia ci siamo riuniti sulla terrazza messa a disposizione da un ristorante, Patrizia ha introdotto l'iniziativa spiegandone le motivazioni; Vito (un GMU) ha presentato un Powerpoint informativo sullo stato attuale delle spiagge ischitane con foto scattate nei giorni precedenti in giro per l'isola.
L'Associazione Nemo, oltre a fornire dei coni da loro ideati per la raccolta delle cicche di sigaretta in spiaggia, ha tenuto una sessione informativa sullo stato del mare di Ischia e sul contributo che ciascuno può dare alla sua salvaguardia.
“L’operazione che noi facciamo insieme è importantissima.... è quella di far vedere alla gente il danno reale che può produrre la plastica, una cicca di sigaretta, i nostri rifiuti...” - continua Bruno Iacono - “Ciò che dobbiamo riuscire a comprendere è che su quest’isola tutelare il mare significa tutelare una risorsa economica di un’isola che vive di turismo, ma soprattutto significa tutelare il nostro futuro. Una gran parte dell’ossigeno che ci serve per vivere viene proprio dal mare... È questione di sopravvivenza”.
Bruno Iacono ha incoraggiato inoltre i giovani a perseverare in queste iniziative, che potrebbero sembrare piccole, ma sono importantissime e possono portare a cambiare la società civile. Concludendo il suo intervento, ha presentato delle immagini mozzafiato dei fondali di Ischia. Sembrava di vedere un video girato nelle acque di un’isola sperduta dei Caraibi, ma invece era casa nostra. Tutto questo ha fatto crescere ancor di più il desiderio di perseverare nella lotta per difendere la nostra isola. E’ questione di sopravvivenza.
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