venerdì 24 febbraio 2012

Mettersi in cammino

Ho sempre pensato di essere aperta verso tutti e mi dava fastidio sentire parlare di extra-comunitari perché si divide il mondo tra la comunità e i fuori. Adesso però abito con una ragazza di un altro Paese: una vita impossibile e ideali e convinzioni mi stanno crollando...
Graziella - Bologna
Siamo in cammino e occorre un orizzonte a cui guardare, ma senza i singoli passi non si arriva da nessuna parte. Così, la fraternità universale può essere una meta avvincente ma che resta parola vuota se non cominciamo a camminare.
La tua apertura verso tutti, visti come sorelle e fratelli, nasce certamente da una visione grande che ti fa gettare lo sguardo sul mondo e, se sei credente, sull’unico Padre di tanti figli. Ma non basta: è un’aspirazione che deve concretizzarsi nell’incontro con chi ti sta accanto qui ed ora. 
E’, infatti, nel volto di quella compagna con cui ti trovi a condividere la stanza che puoi guardare il volto dell’umanità.  E’ un volto diverso dal tuo, che esprime reazioni non facilmente decifrabili, che manifesta modi di reagire e di vivere che non comprendi ancora (che forse dipendono anche dal carattere e non solo dalla differenza culturale) e che per questo ti provocano una reazione istintiva. Così, mentre vuoi accettare tutti e non capisci perché nessuno risolva i grandi conflitti, ti trovi tu stessa in conflitto.
Capita ad ognuno e spesso verrebbe la voglia di fermarsi. Invece è proprio il momento in cui fare il nostro passo, il più importante, l’unico che possiamo realmente fare perché è qui ed ora. 
Scopriremo, allora, che per poterci aprire a tutta l’umanità, dobbiamo cominciare dalla persona che ci è vicina, anche se diversa da noi. Per farlo occorrerà accettare non solo questa differenza ma anche il nostro limite nell’accoglierla, e accettare il conflitto che ne deriva. Per superarlo.
Troppo spesso pensiamo: se fa così è cattiva. Proviamo, invece, a distinguere il problema dalla persona e crediamo che anche lei è nostra sorella o nostro fratello. Questo semplice ma impegnativo cambio di prospettiva ci permetterà di fare il primo passo. Il primo di tanti altri.

Nessun commento:

Posta un commento