lunedì 16 aprile 2012

La gioia cristiana: una forza soprannaturale per affrontare e vivere le difficoltà quotidiane


Dal messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la 27a giornata mondiale della gioventù, Città del Vaticano, 15 marzo 2012:

« (…) il cristiano autentico non è mai disperato e triste, anche davanti alle prove più dure, e mostrano che la gioia cristiana non è una fuga dalla realtà, ma una forza soprannaturale per affrontare e vivere le difficoltà quotidiane.» 

Ed eccone una riprova:

Alfredo è um gen di Goiânia, capoluogo dello Stato di Goiás, distante 210 km da Brasília, la capitale brasiliana. Ricoverato in ospedale a causa di certi sintomi di malessere, dopo alcuni giorni gli è stato diagnosticato un linfoma. Ed è iniziata subito la cura chemioterapica.
Francisco Júnior e Jorge Maschio, focolarini sposati, seguono da vicino sia lui che la sua famiglia, portando loro l’amore dell’Opera. Anche i gen di Goiânia lo vanno spesso a trovare e si sono disposti a donare sangue, visto che sarà necessaria la trasfusione. I gen di Brasília si sono collegati con essi per Skype ed hanno detto insieme il rosario.
Ho potuto fargli una visita ieri. È stato un momento molto forte di Gesù in mezzo. Lui mi ha confidato che la sua anima è in pace e che è disposto a fare la volontà di Dio. Era impressionante il suo sorriso sempre aperto. A nome del focolare gli ho portato un libro sul momento presente e un rosario benedetto dal Papa. Gli ho detto che lui può pregare la Madonna per chiedere la grazia della guarigione, ma che chieda soprattutto la forza perché lui e la sua famiglia compiano con gioia la volontà di Dio nel momento presente.
I medici gli avevano detto che la sua chemioterapia è quella più forte, che quindi gli avrebbe arrecato grandi dolori. Però dice Alfredo che gli pare di non sentire alcun dolore: esso si rende più soave perché sembra di esser condiviso da tutta l’Opera che prega per lui.
Ho chiesto se era contento che io mandassi una lettera al Centro Gen mondiale per dire che lui offre tutto per il Genfest, e ha detto di sì.

Poi siamo andati – Francisco Júnior, Gabriel (gen di Brasília) ed io – dalla sua famiglia. Ci hanno offerto un caffè e il papà di Alfredo ha confidato la sua gratitudine ai suoi amici del Movimento, perché vede che lui è sereno e sempre felice, di più che non tutta la famiglia, perché essa non sa dove prendere le forze per stare in piedi. Ha raccontato ancora che quando era dal figlio, dopo aver detto con lui il rosario, è venuto il medico che gli ha dovuto prelevare un liquido dal polmone con un ago molto grande. Osservando l’atteggiamento di Alfredo, sempre sereno e con un grande sorriso in faccia, il papà ha sperimentato una pace e un’unità (parole sue) che non sapeva da dove venissero.
In allegato ci sono delle foto che abbiamo fatto insieme e l’audio del suo saluto a tutti i gen. In una delle foto si vede, da sinistra a destra, il papà, il nonno, lo zio, la zia e la sua fidanzata (gen di Brasília).
João Paulo, anche lui gen, figlio di Jorge Maschio, mi ha detto che una sua amica studentessa di psicologia che lavora in quell’ospedale, gli ha confidato che era rimasta impressionata di Alfredo, perché era andata da lui per consolarlo e alla fine è stata lei ad essere confortata da lui. E che avrebbe voluto scrivere la sua tesi di conclusione del corso sul “paziente” Alfredo.
João Paulo dice che i gen sono disposti a farsi pelare la testa in solidarietà ad Alfredo quando lui perderà i capelli a causa della cura.
Dalla diagnosi risulta che Alfredo ha una probabilità di guarigione del 40%.
Ricordiamo Alfredo nelle nostre preghiere.

7 commenti:

  1. Forza Alfredo. (Gen di Palmas - 900km da Brasília.)

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  2. Estamos todos com o coração ligados a você Alfredo! Sempre bravo, sempre forte e com alegria!

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  3. Donde están las photos?

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  4. Anche noi dalla Colombia preghiamo per lui.. ci siamo.

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  5. Rezo por ti e pela tua familia Alfredo. Va em paz!!

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  6. ci siamo!!
    domani offro tutto per te!
    e ti ricordero nelle mie pregiere!
    tutta l'unita

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