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Al “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Con queste parole del Mahatma Gandhi che hanno il sapore di una sfida, 2.500
giovani italiani al 42°
Meeting di Loppiano si sono fatti domande ed
hanno delineato progetti per ridare speranza. A chi? “Ai miei amici che
dubitano del futuro, che non hanno un lavoro, a chi vuole farla finita, a chi
non ha più il coraggio di rischiare, a chi dice che tanto non cambierà mai
nulla” spiega Luca di Cuneo, uno dei Giovani per un Mondo Unito dei Focolari
(GMU), organizzatori della manifestazione.
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Nel pomeriggio ben 9 forum hanno impegnato i
giovani nei campi più spinosi e accattivanti del vivere umano oggi: il senso
dell’impegno politico, la sfida dell’orizzonte multiculturale, famiglia e
crisi, la capacità di fare scelte personali e collettive. “Capisco che la mia
vita passa per questi mondi – spiega Giorgia di Caserta, per la prima volta al
Meeting - ho partecipato al forum sulle città multiculturali e mi porto via
questo: tutto dipende da me, inclusione o esclusione sociale compresa”.
Al Meeting del 1° maggio i GMU hanno lanciato il
Genfest, manifestazione mondiale che si svolgerà a Budapest dal 31 agosto al 2
settembre prossimi aperta ai giovani che vogliono immettere la fraternità nel
circuito della propria vita ed oltre.
Dal Meeting parte anche un’azione mondiale: il UNITED WORLD PROJECT, spiega
Jacopo, uno degli organizzatori: “Ci impegnerà per un anno a raccogliere
migliaia di firme in tutti i nostri Paesi: ogni firma sarà un impegno, un patto
che stringeremo, una rete che crescerà per innescare un cambiamento concreto a
partire dalla nostra vita per incidere nell’economia, lavoro, mass media,
sport, politica”.
Poi un secondo passo: la creazione di un Osservatorio mondiale permanente di
fraternità universale presso l’ONU. “Con la rete mondiale di persone che
stiamo costruendo vogliamo monitorare le “scelte di fraternità” di singoli
cittadini o di interi popoli e promuoverne l’idea in tutti i modi possibili,
dare il nostro contributo a farne crescere la cultura, fino a renderla sempre
più visibile e riconoscibile anche delle istituzioni politiche internazionali”.
I GMU a New York hanno già preso contatto con le Nazioni Unite per presentare
il progetto. L’obiettivo è ottenere che l’Osservatorio della fraternità
universale venga riconosciuto come mattone fondamentale per la pace e lo
sviluppo dei popoli.
Fonte:
Servizio Informazione Focolari - Loppiano
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