Giovani che portano un
messaggio di gioia e di speranza attraverso la musica. Complessi musicali che
cantano il Vangelo e propongono esperienze di vita radicale e impegnata.
Giovani che hanno deciso di
impegnare le loro energie per annunciare il Vangelo con la musica. Sono i
complessi Eis (Unità, in greco) e Hope (Speranza) di Teramo e Fermo (Italia).
S’identificano con il Movimento Diocesano dei Focolari e sono diventati
strumenti di animazione delle loro diocesi; hanno incontrato ormai migliaia di
persone.
«Hope nasce nel 1995 – ci
racconta Fabio – in occasione dell’incontro “Eurhope” dei giovani europei con
Giovanni Paolo II. Un’esperienza indimenticabile seguita da tante altre
occasioni in cui Hope ha dato e continua a dare il proprio contributo nella
diocesi di Fermo e non solo».
«Eis, invece, ha solo 3 anni di vita – spiega
Alice –. È nato da un campo estivo di giovani della diocesi di Teramo ed ha già
incontrato più di 4.500 persone in 17 spettacoli».
Come vi fate conoscere?
«La fama dei complessi si
costruisce da sè – è Alice a parlare –. Qualcuno colpito dallo spettacolo ci
invita alla sua città; magari un giornalista scrive un articolo, una radio
locale chiede un’intervista… ed i concerti si susseguono dalle sale
parrocchiali ai palchi delle piazze per l’intera cittadinanza. I blog dei due
complessi sono pieni di adesioni entusiaste da giovani e giovanissimi. Non solo
adesioni, ma spesso occasioni di incontro e perfino dei veri cambi di rotta nella
propria vita!»
Ma i “complessi non vogliono
essere una fabbrica di eventi”, ci tengono a chiarire. «Prima di tutto –
afferma Fabio – puntiamo ad essere un gruppo unito, in cui ogni componente
cerca di vivere mettendo alla base di tutto l’amore scambievole. E poi facciamo
quello che c’è da fare: Preparare lo spettacolo, mettere insieme le idee di
ognuno, spendere il tempo per le numerosissime prove…».
Immaginiamo che non sarà tutto
facile…?
«Certo, non è semplice –
chiarisce subito Fabio –. Ma ogni volta cerchiamo di ricominciare, esprimendo
le nostre idee e, allo stesso tempo, pronti ad accantonarle se non servono. Ci
interessa che tutto nasca dall’unità del gruppo, unità che rende Gesù presente
tra noi (Mt 18,20)».
Hope e Eis attualmente
propongono due diversi musical sulla vita di Chiara Luce Badano (www.chiaraluce.org), una giovane
dei Focolari beatificata nel 2010. Gli spettacoli propongono una figura
moderna, imitabile; una giovane che ha saputo fare della sua vita un
meraviglioso “ricamo”, arrivando ad accettare la malattia e la morte a 18 anni
come amore di Dio per sè e la sua famiglia.
«Le impressioni che ci lasciano
scritte sono forti – racconta Alice –. A Giulianova, ad esempio, la figura di
Chiara Luce è riuscita a tener desta l’attenzione di una città intera sulla
santità».
Chiara Lubich propose la musica
ai giovani, alla fine degli anni ’60, come strumento di evangelizzazione. E
nacquero i più noti complessi internazionali Gen Rosso e Gen Verde. Nacquero
anche complessi di giovani impegnati nelle parrocchie o nelle diocesi, come
“Gen 70”, nella parrocchia di Vallo Torinese (Piemonte). Per una delle sue
componenti, Maria Orsola (scomparsa all’età di 15 anni) è in corso il processo
di beatificazione.
22 settembre 2012

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