Fonte: www.cittanuova.it
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Dialogando con la comunità del Movimento dei Focolari presente ad Aleppo è nato il progetto di sostenere una piccola scuola di ragazzi sordomuti (bimbi e bimbe, cristiani e musulmani). Questi bambini, sordi e muti alla guerra, alle divisioni e alle radicalizzazioni religiose, sono sembrati subito come la parabola della Siria futura, se davvero vuole uscire da questa tragedia.
Questa scuola di ascolto e di dialogo, composta attualmente di due classi, ha funzionato anche nel 2011/12 con lo stesso numero di classi dell’anno precedente e ha offerto servizi a 23 bambini, in maggioranza musulmani. Il personale è composto da una direttrice, sei insegnati, due logopediste e tre aiutanti delle insegnati, una bidella e due autisti.. Uno di questi è stato colpito con la moglie e con la figlia da un mortaio, mentre camminavano per strada. La moglie e la figlia sono morte sul colpo, mentre l’autista è rimasto gravemente ferito.
Dunque una scuola martire nel tempo della guerra, che appare, nelle sue ferite, come un segno per il tempo nuovo che deve venire. I bambini sordomuti rappresentano il loro essere sordi ai rumori della guerra, che altri hanno cominciato e condotto fino ad oggi, convinti che il rumore delle armi cambi la storia. Questi bimbi, musulmani e cristiani, nella loro impotenza raccontano il proprio no alla guerra, che distrugge ogni futuro, in particolare quello degli innocenti.
Questi bambini sono anche muti alla guerra. Non avendo ascoltato la parola guerra sono anche muti alla essa e ad ogni sua giustificazione. Quindi una scuola speciale, dove i bambini, nella loro condizione di sordomuti, hanno gia sperimentato quello che gli adulti fanno una fatica infinita a comprendere: mai ascoltare la seduzione della guerra, mai dire parole di guerra, perchè altrimenti le armi portano a compimento il loro disegno di morte.
Infine questa scuola rappresenta una piccola comunità ecumenica, che sa che il Dio di Gesù Cristo e il Dio compassionevole e misericordioso altro non sono che il volto del Dio della pace, che disarma il cuore dei violenti, che trasforma le lance in falci e le spade in vomeri, lungo la via difficile del perdono per tutti.
Dimenticare la Siria è dimenticare questa scuola e questi bambini, è arrendersi alla guerra e alla sua tragedia. Ricordare concretamente i bambini della Siria, i bambini della piccola scuola di Aleppo, è scommettere sulla pace e sulla riconciliazione, unica vera forza che trasfigura la terra, disarma i cuori e apre sentieri di unità.

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