giovedì 7 marzo 2013

Incrociare il Vangelo con la Vita?


E’  possibile per un giovane del nostro secolo, trovare nel Vangelo un senso alla vita? Il Vangelo ha qualcosa da dire, in sue prospettive religiosa e della fede, in risposta alle questioni più complesse che il nostro mondo oggi vive nella sua sfera sociale e politica?
Le “Parole incrociate” vuol essere uno spazio di dialogo a 360 gradi a queste e altre domande. In una esposizione teorica e pratica vogliono raggiungere punti di incontro tra “fede e ragione”, unindo il pensiero e l’azione partendo dei temi ed esperienze di vita che la Parola può costruire in diverse aree di conoscenza e in quello che è proprio della vita di università.
L’idea è nata dal desiderio di un gruppo di Giovani per un Mondo Unito (GMU) che cerca di “incrociare” la vita universitaria – la conoscenza che si acquisisce con lo studio e gli eventi della vita di tutti i giorni - con l’atualiatà delle parole del Vangelo.

Dal 2010 fino ad oggi, Le Parole incrociate sono stati un luogo di incontro mensile, 75 minuti in cui parliamo di diversi temi: “Face to Face - reale o virtuale?”, “Economia”, “Solidarietà e Volontariato”, “Scienza e Fede”, “Aggiornarsi della Chiesa”, “Cittadinanza - Uno sguardo sulla nostra città” e molti altri. Si tratta di un evento che si tiene in collaborazione con la pastorale universitaria, con il contributo del Movimento Umanità Nuova.
Nel passato 3 dicembre si è tenuto il primo incontro del 2012-2013, nell’aula della residenza dell’Università Cattolica di Porto, con la partecipazione di circa 30 studenti. Intitolato “Aggiornarsi della Chiesa” abbiamo avuto il Pe Bacelar, responsabile della Pastorale Giovanile e Università, per raccontarci un po’ del Concilio Vaticano II°. Il programma si è svolto per mezzo di interviste, iniziato da un brano musicale che ha contato con la partezipanzione di João Francisco, uno studente della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Porto. L’Interventi sono stati Pe Bacelar, alternate con le esperienze concrete di Antonio Maia, dentista e padre di 4 figli, Ana Helena Pinto, uno studente della Facoltà di Scienze della nutrizione e dell’alimentazione dell’Università di Porto, con esperienze concrete, che hano illustrato  come vive il cristiano oggi, nell’ambiente in cui si trova. Alla fine, ci siamo divisi in gruppi di riflessione, la discussione è conclusa con alcune domande fatta ai oratori.
La prossima sarà sul tema Bioetica e sarà nello stesso luogo, il 25 febbraio, alle 21.00.
“Le esperienze che vengo a sentire nei parole incrociate, più che gli approcci teorici, che anche certamente sono molto interessante, mi ha permesso di vedere l’importanza dell’azione professionale delle persone che scelgono il Vangelo come ‘stile di vita’ e cercano di assumere, vanno propondo delle soluzioni pratiche nei loro luoghi di lavoro, senza contraddizioni, producendo sempre più il ‘bene comune’."
GMU di Porto, Portogallo

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