domenica 7 aprile 2013

Uno spazio accademico dedicato al principio di fraternità


A conclusione del Seminario internazionale: “La fraternità come principio relazionale giuridico e politico”, organizzato a Loppiano dal 11 al 13 marzo scorso dal Dipartimento di Studi politici dello IUS, in collaborazione con la RUEF, una rete universitaria che si è sviluppata negli ultimi anni praticamente in tutti i Paesi dell'America Latina.
“L’interesse accademico per il tema della fraternità – così Antonio Maria Baggio, coordinatore del Dipartimento di Studi politici –, intesa non come relazione parentale o come legame interno ad una comunità, ma come principio di pensiero e di azione nello spazio pubblico, negli ultimi anni è cresciuto molto a livello internazionale.
Non si tratta di una scoperta recente: ha una lunga storia, la fraternità, ed è una storia plurale, poiché appartiene alle civiltà sorte in tutti i continenti ed ha lasciato tracce importanti, ma fino a pochi anni fa mancava la consapevolezza di questa presenza: non si comprendeva appieno il suo ruolo storico, sociale e culturale.
La situazione è andata modificandosi per vari fattori. Tra questi, anche l’interesse che sta raccogliendo in ambito accademico con la pubblicazione di lavori di rilievo e lo svolgimento di congressi scientifici. Il caso italiano è emblematico: nel Digesto delle discipline giuridiche, è entrata la voce “fraternità” che prima non c’era. Cambiamenti analoghi si stanno producendo anche in altri Paesi.”
Perché dunque occuparsi di fraternità? Anzitutto, c’è una profonda crisi della politica che interpella sia chi studia sia chi fa politica, ed evidenzia una grave incapacità di realizzare i grandi principi che troviamo in tutte le costituzioni democratiche: il principio di libertà e il principio di uguaglianza. Attraverso un processo di ripensamento storico si va chiarendo se questa incapacità della forma democratica non dipenda dalla necessità di riconoscere alla fraternità la funzione di principio regolatore tra i due cardini del progetto politico della modernità”.

Promotrici dell’iniziativa, preceduta da più di 8 mesi di preparazione, sono Sophia e altre 7 università d’Europa: da quella di Malaga e Barcellona in Spagna, a Trnava in Slovacchia, dalla Pontificia Università Lateranense alla Lumsa, alla Cattolica e alla sede della Bicocca a Milano. Un centinaio circa i partecipanti. All’evento hanno concorso più di 50 relatori, accanto ad altri partecipanti provenienti da Italia, Slovacchia, Spagna, Ucraina, Ungheria, in Europa; da Benin e Camerun, in Africa; da Argentina, Brasile, Cile, in America Latina.
In questo contesto, il Seminario internazionale ha rappresentato una vera e propria palestra di pensiero, in cui si sono incontrati studiosi maturi accanto a giovani ricercatori di filosofia e storia, di scienza politica e relazioni Internazionali, di diritto, di economia politica e di sociologia. Accanto a relazioni che hanno approfondito la fraternità dal punto di vista della storia delle idee, sono stati presentatio interessanti studi sull’applicazione della fraternità nelle politiche e in progetti-pilota, soprattutto in Brasile. Apprezzato l’intento dei promotori di offrire anzitutto una occasione di incontro e di approfondimento a quanti hanno già affrontato il tema nel proprio percorso di ricerca, aprendo l’iniziativa, allo stesso tempo, anche ad un pubblico interessato che ha potuto assistere ai lavori.
Resta il fatto che la fraternità può essere compresa anzitutto se vissuta e i lavori del Seminario, accanto al rigore accademico, hanno goduto di questo clima. Raccolta la sfida della inter-disciplinarietà, facilitata dalla molteplicità degli apporti culturali, si è lavorato a definire il principio di fraternità analizzandone finalità ed effetti in ambito politico, ad approfondirne i contenuti a confronto con le sue declinazioni già note, non di rado ambigue, proponendo nuovi fondamenti di pensiero al cuore di tale tentativo.
Nel corso dei lavori, inoltre, l’impegno generoso di un gruppo di studenti dello IUS ha permesso di mettere a disposizione, sul sito costruito appositamente per il Seminario - www.principiofraternita.it -, una ampia documentazione, riportando una sintesi degli interventi, numerosi immagini del convegno, brevi interviste nelle lingue originali e perfino un rapido resoconto dei dibattiti.
Si tratta comunque di un inizio. Il principio di fraternità ha dimostrato di possedere la forza dell’utopia che si traduce nella storia, in quadri giuridici e in politiche pubbliche.
E’ intenzione dei promotori portare avanti il dialogo avviato e una newsletter faciliterà l’aggiornamento e i contatti. Gli studenti che intendono avviare tesi di laurea sul tema, così come gli studiosi interessati, troveranno la disponibilità dei docenti del Dipartimento dello IUS e degli altri Centri di ricerca che hanno promosso l’evento, così da inaugurare uno spazio culturale in cui lo studio del principio di fraternità, condotto ad un livello accademico alto, possa proseguire e dare un contributo effettivo alla trasformazione della nostra società.

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