lunedì 8 aprile 2013

Uruguay: Creare una corrente nuova


Riunione GMU-UN con María Paz Echeverriarza: responsabile del settore Educazione dell’Unesco per Argentina, Uruguay e Paraguay
Il 25 marzo, una piccola delegazione del movimento Giovani per un Mondo Unito (GMU) dell’Uruguay accompagnata da alcuni adulti nel settore dell’educazione, è stata ricevuta da María Paz Echeverriarza, la responsabile per l’area Educazione della Rappresentanza dell’Unesco presso i governi dell’Argentina, dell’Uruguay e del Paraguay.
María Paz è etnologa ed ha una vasta formazione tratta dai suoi studi e dal suo lavoro negli USA, in Argentina e in altri paesi della regione. 
Ci ha ricevuti in una luminosa sala riunioni che si affaccia sul Río de la Plata nel Palazzo Mercosur, dove ha sede l’Unesco. 
Prima di cominciare ha voluto che ognuno si presentasse. Poi lo ha fatto lei, dopodichè ha spiegato a grandi linee il lavoro dell’Unesco come Agenzia delle Nazioni Unite e anche i suoi rapporti con l’Uruguay e il Paraguay.
Le attuali priorità Unesco sono l’equità di genere (tra i sessi) e l’Africa. A livello regionale: il miglioramento del livello dei docenti, la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi e delle opportunità, elemento che ci ha consigliato di includere nel UWP. Noi abbiamo ringraziato del consiglio e le abbiamo raccontato ciò che il Movimento dei Focolari fa già in questo senso, soprattutto attraverso la rete creata attorno alla nostra opera sociale Nueva Vida, da dove sono partiti con successo piccole aziende, sono nati giovani che ora partecipano attivamente in GMU (nel contesto di un quartiere stigmatizzato e da dove gli abitanti non escono mai), e anche attraverso il mondo dell’Educazione di Umanità Nuova e l’Economia di Comunione
Riguardo alla priorità Africa, abbiamo raccontato di come l’Africa rientra nel UWP in modo attivo e come attore che ha da dire e dare molto, anziché ricevere. Ne è stata colpita.

Alla fine ci ha detto che con questa riunione si apriva un dialogo, e che è disposta ad aiutarci nella diffusione delle attività e in un cambio di cultura, perché, diceva, “finora, il lavoro comunitario è stato concepito come un castigo per chi si comporta male. Con questo progetto si può creare una ‘controcultura’ positiva!, cioè, che non è un castigo ma un modo di costruire una società migliore”.
Ci ha inoltre spiegato che lei lavora sul campo secondo il concetto di Comunità di Pratica, di Etienne Wenger. Cioè: di comunità operative, che si danno regole esplicite, come la Regola d’Oro o altre, e un obiettivo concreto. 
María Paz Echeverriarza ci ha anche dato preziosi consigli su come influire sulle autorità mondiali dell’Unesco per far sì che la Fraternità e la Settimana Mondo Unito trovino il loro appoggio.
Con queste premesse, ci rimbocchiamo le maniche, e l’Unesco avrà presto nostre notizie!

1 commento:

  1. La dittatura europea presto diventerà mondiale.

    Se uno Stato sovrano non controlla più la propria economia, la politica, il sistema giustizia, può ancora definirsi tale?

    I nostri parlamentari, così come quelli degli altri Paesi, possono definirsi superflui dal momento che tutto il potere si è trasferito a Bruxelles.
    L’Ue ha ottenuto il controllo di polizia, esercito, armi nucleari, riserve monetarie e petrolio del Mare del Nord, come chiaramente espresso dal Trattato di Lisbona.I vari trattati, Lisbona, Prun, Velsen, hanno decretato la morte del vecchio continente così come inteso, hanno abolito di fatto i pilastri della democrazia, in primis la sovranità popolare di ogni singolo Stato membro dell’Unione.
    Trattati che hanno di fatto annullato le varie Carte Costituzionali, un golpe silenzioso, senza, o quasi, spargimenti di sangue.
    Chi non se adeguerà sarà considerato fuorilegge, come da sentenza della Corte Europea di Giustizia.
    I destini dei Paesi sono decisi a Bruxelles, che ha recentemente imposto all’Italia a Mario Monti, mero notaio ed esecutore delle disposizioni impartite dall’eurocrazia.
    Qualche voce autorevole si era levata, diffidando i politici dal ratificare i trattati così com’erano stilati. Balzava infatti immediatamente agli occhi che veniva violata la norma fondamentale della Costituzione Italiana secondo cui “La Sovranità appartiene al Popolo”.
    I poteri della Commissione Europea in materia di intromissione negli affari dei singoli Paesi sono aumentati in maniera esponenziale, basti pensare alle sanzioni in caso di sforamenti del patto di stabilità.
    Poi la silenziosa introduzione della pena di morte in Europa. Subdolamente la Carta Europea recita “La pena di morte è stata abolita” ma il trattato di Lisbona aggiunge una sostanziale modifica “Eccetto che in caso di guerra, di disordini, di insurrezione”. E il trattato di Velsen concede poteri di vita e di morte alla superpolizia di "Eurogendorf", al di sopra della magistratura e dei Parlamenti.
    La democrazia locale non esisterà più, e potremmo essere costretti a discutere una causa giudiziaria in un qualsiasi tribunale europeo.

    Ma questo mostro che diverrà l’Unione Europea potrebbe non essere altro che un passo verso un altro mostro di dimensioni apocalittiche: un governo mondiale.
    E sappiamo bene queli sono le forze che oggi spingono per il globalismo, il multiculturalismo, l'invasione di stranieri delle Nazioni europee, il mondialismo, il mondo unico, quelle le forze che appoggiano la UE e l'ONU della Boldrini...

    Intanto il mondialismo avanza: la sovranità degli Stati diventa il "Problema" che fortunatamente, i "buoni" vogliono risolvere.
    Molte persone ancora non si rendono conto che l'Unione Europea è una tappa verso un processo mondialista.
    Poi sarà un caso naturalmente che il "politically correct" (ndr. quella che noi chiamiamo "la pseudo-sinistra) è mondialista.

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