Per Elton John: “Francesco è un miracolo di umiltà
nell'era della vanità”
Di Antonio Gaspari
ROMA, 15 Luglio 2013 (Zenit.org) - Il settimanale Vanity Fair
ha dedicato la copertina del numero di luglio (n° 28, 17 luglio 2013) a Papa
Francesco. Con la foto intitolata “Francesco Papa Coraggio”, la rivista ha
nominato in anticipo il Pontefice “uomo dell’anno”. Secondo Vanity Fair,
infatti, i primi cento giorni di Papa Francesco lo hanno messo in testa
"ai leader mondiali che fanno la storia”.
Molto interessanti i commenti,
soprattutto tra coloro che non sono cattolici e che hanno espresso nel passato
critiche alla chiesa. Elton John, ad esempio, ha scritto che “Papa
Francesco è per la Chiesa cattolica la migliore notizia da diversi secoli a
questa parte. Quest’uomo da solo, è riuscito a riavvicinare la gente agli
insegnamenti di Cristo”. “I non cattolici come me – ha aggiunto il
cantante – si alzano in piedi ad applaudire l’umiltà di ogni suo gesto” perché
“Francesco è un miracolo di umiltà nell’era della vanità”.
Andrea Bocelli, il cantante che a
causa di un incidente è diventato cieco a dodici anni, ha raccontato che quando
ha sentito le prime parole di Papa Francesco gli si sono riempiti gli occhi di
lacrime. “Papa Francesco – ha raccontato – è entrato così nel mio cuore,
lo ha conquistato con la sua autentica umiltà, con la forza disarmante della
sua fede, con tutto quel vissuto che illumina le sue parole e addolcisce il
timbro della sua voce.”
Erri De Luca ha invece affermato:
“Francesco è il Papa del Sud. Figlio dell’America Latina, con lui la Chiesa
cambia emisfero e abbassa il baricentro”. Secondo don Virginio Colmegna il
Pontefice “è una grande sorpresa, una ventata di speranza, di Spirito Santo.
Papa Francesco è il testimone di una visione della Chiesa
straordinariamente nuova e al tempo stesso fedele al messaggio
evangelico, una Chiesa povera tra i Poveri”.
"La
gente gli vuole bene" ha constatato inoltre Dacia Maraini, raccontando di
un taxista che le ha detto: “Speriamo che non l’ammazzino, è troppo coraggioso,
vorrei difenderlo ma non saprei come”. E Giorgio Faletti infine ha
confessato: "Personalmente non ho il dono della fede, non credo in un
aldilà cosciente, ma Jorge Mario Bergoglio mi è sembrato da subito un grande
comunicatore, una persona che dal viso ispira quella bontà che il
rappresentante dei cattolici nel mondo deve ispirare, un uomo che ha le qualità
per mettere riparo con la sua figura a tutti gli scandali che recentemente
hanno un poco incrinato l’immagine del Vaticano e di quello che rappresenta”.
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