Un anno dopo il Genfest in Budapest con il titolo: "Let's Bridge" - costruiamo rapporti veri e autentici con ogni persona che incontriamo. Ecco quanto ci scrivano da Ottmaring, Germania
"Tornando dal Genfest ci siamo trovati con i giovani ed abbiamo chiesto a
loro, quale sono passi da prendere ora. Una di loro raccontava la sua
esperienza del Genfest: che è stata molto toccata dal fatto, che in tanti paesi
si fa diversi progetti per i bisognosi; paesi dove i giovani stessi non hanno
tante cose materiali. E si chiedeva: come mai, noi in Germania, che siamo
benestanti, non facciamo niente in questa direzione? Da questo dolore e
desiderio dei giovani è nato da noi il progetto del social day. È aperto per
tutti i giovani da 16 anni in poi.
Da Dicembre 2012 in poi andiamo ogni seconda domenica del mese in una casa
per rifugiati per trascorrere un pomeriggio con i bambini che abitano lì.
In tutti questi mesi ne hanno partecipato, da parte nostra, 20 giovani. Non
vengono sempre tutti. C’è un piccolo gruppo di 5/6 che ci sono sempre. Poi si
aggiunge l’uno o l’altro. Normalmente siamo più o meno 10 persone. È un bel
modo per invitare giovani che vogliono conoscerci o impegnarsi per altri.
Una settimana prima si prepara insieme il programma del prossimo pomeriggio.
È bello vedere come i giovani si fanno uno con i bambini: si chiedono, se un
gioco non è forse troppo difficile per loro; se la canzone va bene anche per i
mussulmani tra di loro; che torta li piace di più, ecc. Si sente, che è un
progetto loro, di cui (sempre di più) si prendono cura loro, si sentono
responsabili.
Con i bambini è cresciuto un bel rapporto. Se all’inizio era difficile
quando l’uno aveva una cosa e l’altro non, in giugno non era un problema dire
ad alcuni che non c’era il materiale per fare un capello per ciascuno e che
quelli per gli altri si fa nel prossimo incontro. Già dalla prima volta
chiedono all’assistente sociale, che lavora lì, quando torniamo. Anche
l’assistente sociale apprezza molto il nostro servizio. Diceva che da noi sono
più tranquilli e attenti che magari in altri programmi di pomeriggio. Sono tutti segni, che sentono la presenza di
Gesù in mezzo; che proviamo ad amare ognuno; che i bambini si sentono accolti
come sono.
Le ultime volte c’era anche l’opportunità di conoscere alcuni genitori. Una
volta stavamo cantando una canzone Gen4 (la loro preferita) ed i genitori cominciavano
a ballare, per la gioia dei bambini.
In
Agosto inviteremmo tutti i bambini e loro genitori per una festa qui nella
cittadella - per potarli fuori, ma anche per accoglierli a casa nostra, dopo
aver conosciuto la loro casa.Con tantissimi saluti, i GMU di Ottmaring"
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