Fonte: Economia di Comunione
Scritto da Ana Moreno Marin, Alejandra Vasquez e Elena Ranocchi
Si è
conclusa la Summer School di EdC Madrid 2013. La prossima edizione a Parigi, a
settembre 2014.
“Grazie” e “impegno” sono state le parole
più ripetute durante la giornata conclusiva della Summer School di Economia di
Comunione, iniziata con la presentazione di alcuni dei business plan elaborati
durante le ore di lavoro in gruppo.
Uno di questi gruppi, formato da nove giovani, ha sviluppato l’idea di
produrre mobili artigianali. Fino a qui tutto sembra semplice. Ma non è un
progetto qualsiasi: c'è qualcosa di più. Mar, da Murcia (Spagna), spiega
che così come una persona lavora con le sue mani, entrando in contatto con il
materiale, rifinendolo con fatica, costanza e perseveranza per creare un
oggetto di valore, così anche un’impresa dell’EdC si costruisce attraverso
l'interazione quotidiana delle persone che stabiliscono relazioni basate sulla
cultura del dare, massimizzando il bene “comune" e non solo quello
“individuale”, dice Alejandra da Quito (Ecuador).
Ogni progetto nasce da uno spirito imprenditoriale e si sviluppa in una
lotta continua per mantenerne i valori. “L’EdC nasce da una ispirazione e
diventa un vero e proprio stile di vita, dal quale tutti attorno alla azienda
traggono profitto: i lavoratori, i fornitori, i clienti..” spiega Sergii,
da Kiev (Ucraina). E Chiara, da Rio de Janeiro (Brasile), aggiunge che “una
società o un progetto EdC signifca innovazione, evoluzione nelle relazioni
aziendali; L'EdC è il futuro, il modo corretto di fare business”.
Poi arriva il momento delle impressioni dei partecipanti e delle
conclussioni: “E’ stata un’esperienza incredibile!”, dice uno dei
giovani. “Non so se vi rendete conto del enorme regalo che abbiamo ricevuto
qui... siamo venuti da 19 nazioni di tutto il mondo”, diceva un’altro dal
Brasile. “Adesso dobbiamo dare”, sottolineava Angel. “Credete
in voi stessi. Veramente potete cambiare il mondo cambiando l’economia. Andate
avanti in rete, non perdete il contatto tra di voi. Avete una grande forza,
sopratutto se rimanete uniti. Questa è la nostra forza”, affermava Isaías
Hernando, presidente della Associazione per una Economia di Comunione nella
Spagna.
Luigino Bruni, coordinatore della
Commissione Internazionale EdC concludeva invitando i giovani a seguire la voce
che hanno sentito dentro e ad assumersi impegni concreti. “In tutti c’è
l’impegno per condividere e generare attorno a noi questo stile di vita.
Impegnarsi per lavorare nelle Commissioni nazionali EdC e sopratutto vivere
perché l’EdC, quest’albero che è ancora un germoglio ma non un bonsai, possa
crescere e svilupparsi. Un impegno che da come frutto la felicità”.
Sono stati cinque giorni intensi di lavoro, nei qualli si sono stabiliti
dei rapporti indimenticabili. Tutti i 50 giovani sono andati via con la ferma
intenzione di dare quello che hanno ricevuto: teoria, esperienze dalla vita di
aziende reali, rapporti costruiti, gioia. Dare e trasformare, far diventare
realtà un’economia diversa basata nella fraternità nei loro paesi di origine.
Arrivederci l’anno prossimo a Parigi!
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