Da Yogyakarta in Indonesia Joy, Monika, Patrick,
Gustavo, Paul a nome di tutti i Giovani per un Mondo Unito (GMU) ci scrivono:
“Durante l’ultimo weekend di settembre abbiamo fatto
un campeggio con i giovani a Yogyakarta. Eravamo una quarantina di
persone, di cui 4 di altre chiese e 5 musulmani.
Il motto del weekend era l’arte di amare (amare tutti,
amare per primo, amare come se, amare il nemico, amare con i fatti).
Dopo aver introdotto l’arte d’amare, la sera c’era un
fuoco all’aperto con canti, danze in un clima di tanta gioia.
Il giorno seguente abbiamo meditato un pensiero
spirituale che invita tutti a portare la pace e l’amore a chi ci sta attorno. In
seguito c’era un’attività per portare l’amore concreto alla gente del quartiere
che è piuttosto povero.
Un gruppo dei GMU ha animato giochi per bambini che
non volevano più andare a casa ed alcuni di loro si sono fermati fino alla fine
del campeggio con noi. Altri gruppi sono andati dai contadini che allevano
mucche o pesci per sistemare un può l’ambiente e in una moschea per
pulirla insieme.
Così i giovani si rimboccavano le maniche facendo i
lavori che servivano lì.
E’ stato anche un’occasione per stabilire rapporti con
la gente che abbiamo incontrato ed abbiamo spiegato a loro lo scopo di questo
campeggio: quello di testimoniare che siamo un’unica famiglia pur appartenendo
a vari religioni, tribù ecc... In cambio, la gente che ci accoglieva ci offriva
un tè e qualche spuntino.
Abbiamo concluso con il Time-Out e un momento di
scambio di testomonianze.”
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