Oggi è il 6° anniversario dalla morte di Chiara Lubich. In tante città del mondo ricordiamo il grande dono che è stata per l'umanità intera
Il 7 dicembre 1943 Chiara Lubich aveva solo i sentimenti
di una bella ragazza innamorata di Dio, cui diceva il suo SI’ per sempre. Ciò
le bastava.
Quanto avrebbe visto e vissuto
negli 88 anni della sua vita non poteva immaginarlo: che milioni di persone
l’avrebbero seguita, chiamandola semplicemente “Chiara”…
Di certo non pensava che con i
suoi amici sarebbe arrivata in 182 nazioni, che avrebbe fondato un Movimento,
aprendo canali di dialogo ecumenico, con le grandi religioni e con persone di
convinzioni non religiose.
Nel 1977 lei stessa affermava:
“La penna non sa quello che dovrà scrivere. Il pennello non sa quello che dovrà
dipingere. Lo scalpello non sa ciò che dovrà scolpire. Così, quando Dio prende
in mano una sua creatura (…) la persona non sa quello che dovrà fare. È uno
strumento”.
Ha precorso i tempi, Chiara:
nella società mondializzata, ha indicato la via della fraternità universale, ha
amato la vita, ha tracciato una via di santità per tutti.
Chiara Lubich (Trento
22/01/1920 – Rocca di Papa 14/03/2008) è all’origine del Movimento dei Focolari.
Al primo nucleo di giovani
trentine si unirono dopo qualche mese 500 persone di tutte le età e condizioni
sociali che condividevano l’ideale dell’unità. Ben presto superò i confini
regionali. Prima tappa Roma, dove Chiara stessa si recò nel 1948, poi Firenze,
Milano, Siracusa …
Nel 1956 cominciò la diffusione
in Europa, nel 1958 in America Latina, nel 1961 nell’America del Nord. Il 1963
fu la volta dell’Africa, il 1966 dell’Asia, il 1967 dell’Australia.
Non una programmazione a
tavolino, ma un seguire la strada che “Qualcuno” tracciava. Così, fino ad oggi.
La storia di un popolo nato dal
Vangelo, chiamato a realizzare il sogno di Gesù: “Che tutti siano uno.”
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