Raggiungono quota 60 le mobilitazioni cittadine in Italia
per sostenere bar ed esercizi pubblici senza slot machines, mentre il consiglio
comunale di Catania vota un emendamento #noslot.
Un altro passo avanti per Slot Mob, campagna contro il
gioco d’azzardo sostenuta da numerose associazioni e media, anche grazie ai
ragazzi: è successo a Catania, dove il Comune si è impegnato sul fronte delle
slot machines, approvando un emendamento all’interno della delibera sull’imposta
unica comunale su casa e rifiuti (IUC), che riduce del 50% la tassa sui rifiuti
a quegli esercenti che le toglieranno dal proprio negozio. Si tratta di una
riduzione per due anni complessivi, con l’impegno a non installare nessun altro
strumento per il gioco d’azzardo per 10 anni.
La manifestazione per promuovere gli esercizi pubblici
che non tengono slot machines e videopoker è arrivata a Catania lo scorso 22
febbraio. In quell’occasione i Ragazzi per l’Unità nella loro pubblicazione
Grafoteens – foglio di informazione dei Ragazzi di Sicilia, Calabria e Malta –
si erano interrogati su «un’etica che viene meno per il mondo del gioco
d’azzardo in genere, che colpisce sempre di più le fasce povere della città» –
minori compresi, a dispetto dei divieti – e per converso su «un’etica che
emerge forte invece nell’uso dei beni confiscati alla mafia, e che in Calabria
la ‘ndrangheta continua ad attaccare». Da qui si capisce il senso del sommario
dell’articolo, «Ma lo Stato da che parte sta?». Una precisa richiesta dunque
alle istituzioni di prendere una posizione decisa, per sostenere quell’etica
che nonostante tutto è viva. E la risposta è arrivata a giugno, con la delibera
del Comune.
Comprensibile la «grande soddisfazione» non solo del
comitato «Mettiamoci in gioco», che aveva promosso Slot Mob, ma anche dei
Ragazzi per l’Unità stessi, che si erano a loro volta impegnati a portarne
avanti le istanze. «È un segnale di distacco dalle logiche clientelari e delle
lobby molto forti dei gestori delle slot machines - scrive Giancarlo Morello
nell’editoriale del numero di giugno di Grafoteens – . Infine, apprezziamo
l’impegno e il mantenimento della promessa che alcuni consiglieri comunali
avevano fatto nei giorni di realizzazione dello Slot Mob, che si sarebbero
impegnati nella logica di premiare chi avrebbe tolto queste macchinette. Un
primo segnale per realizzare l’obiettivo del “Comitato Mettiamoci in Gioco” e
anche nostro di Grafoteens, di una “Città senza slot”». La città di Catania è,
inoltre, al lavoro su un regolamento comunale per contrastare la diffusione del
gioco d’azzardo patologico.
Come Catania, sono tante i comuni dove la lotta al gioco
d’azzardo, con la mobilitazione civile, ha preso le forme più diverse
attraverso la campagna Slot Mob. L’iniziativa è sostenuta, tra gli altri, anche
dalla rivista Città Nuova e da Economia di Comunione.
Per saperne di più o per organizzare uno Slot Mob nella
tua città:
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