giovedì 28 agosto 2014

Le religioni, un tesoro: musulmani per la pace

Fonte: www.focolare.org
Accorato messaggio dei musulmani del Movimento dei Focolari nel Maghreb.
Mentre da tutto il mondo si levano voci per la pace, e anche il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso invita a prendere posizione, arriva una lettera dei musulmani dei Focolari in Maghreb a sostegno della dichiarazione dei Focolari in Giordania, condivisa dall’intero Movimento.
«Noi, musulmani del Focolare dell’Africa del Nord (Marocco, Algeria e Tunisia) vogliamo testimoniare la nostra totale adesione e il nostro pieno sostegno alla dichiarazione dei Focolari in Giordania.
Le nostre religioni sono un tesoro a disposizione dell’umanità, esse sono là per magnificare ciò che c’è di meglio nell’essere umano. Ma, come nell’ora attuale, esse sono manipolate per servire disegni di potere e di forza e non di giustizia e di pace.
Le religioni sono ‘innocenti’. Le vittime appartengono a tutte le religioni ma, purtroppo, anche i manipolatori. L’ultimo inganno, in ordine di data, si svolge davanti ai nostri occhi inermi in Iraq e Siria, sotto il vessillo dell’ISIS. Che si chiami Califfato, Emirato o Sultanato non cambia il carattere violento, selvaggio e disumano del suo essere. Il suo rifarsi all’Islam è usurpazione, peggio ancora, una falsificazione, tanto più che le sue prime vittime sono stati altri musulmani.
Solo considerazioni politiche e geostrategiche irresponsabili hanno guidato questi attori e i loro macchinatori.
Uniamo le nostre voci a quelle che in tutto il mondo stanno esortando alla pace e al dialogo tra culture e religioni. Vogliamo gridare forte perché il silenzio uccide. La nostra lontananza dai luoghi delle operazioni militari non ci impedisce di sentire fortemente le sofferenze. Nei nostri ricordi, sono ancora vive.
Solo qualche mese fa, persone di tutte le religioni si sono riunite per dialogare e dichiararsi reciprocamente l’amore per ogni fratello, ognuno nella propria fede [Chiara e le religioni. Insieme verso l’unità della famiglia umana - Roma, 20 marzo 2014 - ndr]. I nostri scambi hanno dimostrato che sono di più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono.

Esprimiamo la nostra disponibilità a partecipare a qualsiasi azione sia orientata ad una giusta soluzione dei conflitti in corso; ricordando che è nel fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi, che tracceremo il percorso della fratellanza»

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