Di Francesco Châtel, “Creati in dono”
Essere con – essere per gli altri
Ecco un’altra modalità di vita: quella di essere non solo
tra le persone, ma con le persone. È la scelta di chi va al di là del suo
piccolo mondo e interesse, verso gli altri, cercando di conoscerli, di
incontrarli, di aiutarsi reciprocamente.
È un passo importante che realizza un’esigenza profonda –
profondissima – che è in ogni persona.
Se guardiamo bene, però, le persone che vivono con gli
altri lo fanno, tante volte, perché è utile. Ci si rende conto che da soli non
possiamo vivere bene, che abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri, dell’amore
degli altri.
E, poiché non posso aspettarmi l’aiuto degli altri se non
li aiuto, devo fare il sacrificio di fare qualcosa anch’io. Questo porta a
superare l’egoismo che ci fa temere che, se facciamo spazio agli altri, se ne
approfitteranno e il nostro sacrificio sarà inutile.
La decisione di sacrificare il mio per fare spazio
all’altro dipenderà dal mio modo di vedere le persone e la vita. Più il
progetto di persona che è alla base delle mie scelte è grande e completo, più
sarò disposto a sacrificarmi perché si realizzi. Più il mio ideale di vita è
parte di me, più lascerò tante cose perché quell’ideale diventi concreto.
Vi sono poi delle persone che non solo si impegnano a
vivere con gli altri, ma decidono di vivere per gli altri. Guardando la loro
vita scopriremo una novità importante: quello che verrà in evidenza non sarà
tanto il sacrificio, quanto la gioia del dare.
Eppure anche queste persone devono perdere parte del loro
spazio, delle loro idee, per accogliere l’altro, per essere dono per l’altro.
Ma lo fanno da una prospettiva diversa: non come una persona che perde qualcosa
per fare spazio a un’altra persona che vive con lei, ma come chi ha come
ragione di vita l’essere per l’altro e che sperimenta che il suo dono non è
perso, ma condiviso. La sua realizzazione, prima di tutto, sta proprio nel
donarsi. Se l’altro non risponderà, sarà comunque felice. Se l’altro invece si
donerà a sua volta, la gioia sarà ancora più piena e riceverà ciò che aveva
donato arricchito di quanto l’altro gli ha ridonato.
Vivere per gli altri e sentirsi una cosa sola con gli
altri si esprime, quindi, nella gratuità dell’essere in rapporto (lo sono
perché fa parte del mio essere, non per cercare qualcosa) e nella conseguente
libertà di donare e di ricevere il dono.
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