“Dopo alcuni incontri con giovani al largo, all’inizio di
ottobre, ci siamo sentiti spinti ad organizzare qualcosa con e per gli amici.
Così è partita l’idea di questo “Youth Camp”. Ci ha accolto una piccola
communità nel sud del paese, un villaggio a maggioranza Cristiana. Con 23
giovani da Yangon, abbiamo raggiunto con pullman e barca questo villaggio
sperduto dove la strada non arriva nemeno. Altri circa 60 giovani dai dintorni
ci hanno raggiunti (alcuni facendo fino a 2 ore di motorino).
Per tanti era la primissima volta di partecipare ad un
incontro giovanile di questo tipo. Dal primo momento, c’è stata un’aria
speciale con un ascolto attento. Il programma si è svolto intorno alla figura
di Chiara Luce Badano. Nel momento di dover guardare il video sintesi della sua
beatificazione, la pioggia era tale che ci impediva di sentire qualsiasi cosa.
Allora abbiamo improvvisato alcuni giochi mentre aspettavamo che si diminuisca la
pioggia. Dopo un po’ abbiamo guardato il video e la testimonianza di vita di
Chiara Luce è entrata nel cuore di ogni giovane. C’erano brividi nella sala!!!
Tanti volevano ringraziarla e chiedevano di saperne ancora di più.
Ci siamo lanciati a fare un’azione utile per il villaggio.
Nonostante il caldo, ci siamo messi a togliere le erbaccie cresciute lungo il
fiume. È stato un lavoro faticoso fisico in mezzo al fango, ai serpenti, alle
zanzarre… C’era chi faceva questo lavoro per la prima volta mentre altri erano
già abituati… ma in tutti trabbocava la gioia!! E dietro di noi, è rimasto un
bel giardino!
Alla sera abbiamo fatto una grande festa, accogliendo le
famiglie dei giovani del posto e le signore che ci hanno aiutato per preparare
i pasti di quei giorni. Superando la timidezza, tanti talenti sono venuti fuori.
Abbiamo anche dedicato un momento alla pace, pace dentro
di noi (con perdono), con i vicini e Time out per il mondo. Tanti giovani hanno
fatto passi decisivi nel voler impegnarsi ad amare specialmente i più vicini, i
famigliari…
Ci ha costato lasciare questo posto!!! (nonostante la
mancanza d’elettricità salvo quella del generatore, telefono quasi inesistente
e quindi neanche internet…). Il viaggio di ritorno era marcato di una gioia
incontenibile espresso dal gruppo con risate e canti interminabili durante le 5
ore di pullman.
Con la scusa che uno di noi lasciava il paese per motivi
di studio, ci siamo ritrovati dopo alcuni giorni per vedere le foto del Youth
Camp. Si è subito ritorvata quell’atmosfera d’unità tra noi e abbiamo condiviso
quanto passava nel cuore e il desideriodi fatto comunione di quello che abbiamo
nel cuore e il desiderio di conoscere meglio Chiara Luce e la voglia di imitarla
nella vita quotidiana.”
I GMU del Myanmar
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