giovedì 11 dicembre 2014

CAMBIARE SE STESSI

Di Paolo Crepaz
Fonte: Città Nuova
Cambiare sé stessi non è cambiare maglione o cambiare canale, non è cambiare pettinatura o cambiare umore; non è neanche solo andare a piedi o in bici anziché in macchina, o mangiare sano e più lentamente o smettere di fumare. È provare a dare spazio a quello che la coscienza ti spinge da tempo a fare e non ne hai mai avuto il coraggio; è trovare la volontà di chiedere perdono a chi hai umiliato o dimenticato, magari anche senza volerlo; è comprare un fi ore a tua moglie anche se non lo fai da così tanto tempo che ormai te ne vergogni; è scommettere sul valore dei tuoi fi gli adolescenti che non ti fanno dormire la notte; è perdere ancora tempo accanto a un anziano che ti fi ssa con i suoi occhi assenti; è credere che lo sport può ancora educare anche quando i tifosi ormai non si picchiano più fra loro, ma picchiano i propri giocatori; è distribuire la minestra ai poveri la sera di Natale smettendola di pensare che non tocca a te; è comportarti da cittadino attivo, rimettendoti in politica quando ci hai già provato mille volte e sei tornato bastonato e deluso.

E se ancora sei convinto che tanto non serve a niente, che nessuno si accorgerà della differenza, che il tuo contributo sarà insignifi cante, ricordati delle parole del Dalai Lama: “Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara.”

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