lunedì 4 aprile 2011

Noi vogliamo essere il cambiamento che desideriamo

Siamo giovani studenti e professionisti del diritto provenienti da 17 Paesi dei 5 Continenti, riuniti a Castel Gandolfo per un convegno promosso da “Comunione e Diritto”, sezione di New Humanity ONG, per discutere sul tema “Dignità umana, relazioni e diritto”.
“Comunione e Diritto” unisce gruppi di giuristi, centri di studio, locali e internazionali, che promuovono una cultura e prassi giuridiche fondate sulla “relazionalità” quale paradigma capace di offrire una nuova prospettiva nei rapporti e una nuova chiave di lettura del diritto stesso. Se guardiamo infatti alla società di oggi, vediamo che essa è scossa da grandi fremiti di cambiamento, che postulano nuovi rapporti umani e sociali: si è, perciò, alla ricerca di criteri e strumenti giuridici innovativi, che garantiscano che in ogni campo la convivenza umana possa svolgersi per il bene dei singoli e delle comunità.
Il convegno ha affrontato il tema della dignità umana e di come essa, alla luce di dette premesse, possa trovare effettiva tutela e realizzazione in ogni ambito e relazione.
Noi giovani giuristi vogliamo, anzitutto, essere il cambiamento che desideriamo avvenga nel mondo, e pertanto ci impegnamo in prima persona, ognuno nell’ambiente in cui opera, come studenti, ricercatori e operatori del diritto, a realizzare un mondo in cui la dignità umana venga realmente compresa e rispettata.
In questa sfida contiamo sul sostegno delle istituzioni. Per questo abbiamo elaborato alcuni punti dai quali possiamo avviare un dialogo aperto.

PREAMBOLO
Noi crediamo che la dignità possa trovare effettiva tutela e realizzazione nella relazionalità vissuta tra i soggetti della comunità umana, individuali e collettivi, tenendo conto delle diverse esperienze e culture giuridiche.
Ci impegnamo a promuovere la riscoperta della dignità umana di ciascuno al fine di valorizzare al meglio quella di ogni uomo.

Pertanto chiediamo di:
1) Riporre maggiore fiducia nei confronti delle nuove generazioni, in modo che siano coinvolte maggiormente nelle scelte decisionali. Il nuovo comporta rischio ma lo richiede il futuro dell’umanità;
2) Creare relazioni all’interno delle società, nelle comunità e nei rapporti tra popoli e culture, al fine di assicurare il rispetto e la promozione della dignità umana affinché concorra al bene comune;

In particolare:
3) Tutelare la dignità umana anche assicurando l’accesso al lavoro per tutti;
4) Assicurare la tutela e il rispetto dei soggetti più deboli e delle minoranze;
5) Rendere più effettiva l’eguaglianza tra uomo e donna;
6) Sostenere la vita umana dal suo inizio fino alla morte;
7) Tutelare la natura e assicurare il rispetto dell’ambiente, quale condizione di vita e di sviluppo delle persone e delle comunità;
8) Rendere più effettivo il rispetto dei diritti della persona in tutte le fasi del procedimento penale e nell’esecuzione della pena;
9) Garantire la dignità umana anche attraverso processi di cooperazione tra gli Stati e Comunità di Stati, che permettano uno scambio reciproco di esigenze e di risposte ai bisogni; 10) Promuovere il dialogo e la fiducia reciproca fra tutte le componenti della società civile, governi, forze produttive e singoli cittadini per rendere più effettivo il rispetto della dignità di ogni uomo;
11) Cogliere le esperienze positive di organizzazioni e di singoli già in atto, valorizzandole e potenziandole.

Siamo, tuttavia, fermamente convinti che non siano solo le regole giuridiche a cambiare le dinamiche mondiali ma servano uomini e donne che diano vita a relazioni mediante le quali venga assicurata la dignità di ogni persona, comunità e popolo.

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