lunedì 30 maggio 2011

Tutti coinvolti in un cambiamento di rotta

Make visible change, crea un cambiamento visibile: è stato il tema di quest’anno del Meeting dei Giovani per un mondo unito, preparato da loro stessi con una forte presenza di Gesù in mezzo e tanta generosità: viaggi a Loppiano, scambio di mail, contributi via skype, composizione della band… Sono arrivati da tutto il mondo, tanti sono nuovi.
“Era la prima volta che partecipavo, la semplicità e la serenità con le quali si sono creati rapporti di amicizia veri … i sorrisi, mi hanno lasciato una grande pace nel cuore. Tutto ciò è stato illuminante, davvero, e mi ha aperto uno spiraglio... insomma, un piccolo pezzo di mondo unito, davvero unito”.
"Voglia di partire per il Meeting? Zero. Cambiare? Chi, io? Non è possibile, finora ho "FALLITO". Poi il video sul germoglio che cresce piano piano e sbuca dalla terra … mi ha fatto riflettere... MAKE VISIBLE CHANGE... Da sola cosa penso di poter fare? Così ho deciso di partire! Sono stati giorni intensi per l'unità che si è creata”.
Il tema portante si snoda in tre momenti forti: la cultura della fraternità e la lettura dei segni dei tempi, costruire ponti, ricercare rapporti autentici. Anche davanti a un caffè si stabiliscono rapporti di comunione. Lara, araba cristiana che vive a Gerusalemme in territorio israeliano, ci dice: “frequento un’università ebraica; non l’ho scelta solo per avere migliori possibilità di lavoro, ma anche per capire come la pensano quelli che sono, in fondo, miei concittadini”.
Grande successo ha riscosso l’Expo mondo unito, 14 stand in cui diversi gruppi provenienti dal mondo intero hanno presentato il proprio Paese con danze popolari, musica e cibi tipici, insieme alle attività che svolgono localmente i Giovani per un mondo unito, i cosiddetti “frammenti di fraternità”. Ma sempre con lo sguardo che abbraccia il mondo: anche alcuni amici, membri del Movimento buddista della RKK, venuti dal Giappone, sono un segno tangibile di questi ponti di fraternità costruiti nel tempo.
“Il tema Make visible Change mi ha fatto riflettere: il cambiamento deve cominciare proprio da me e poi, come in una reazione a catena, arriverà in tutto il mondo. Come farlo? Semplicemente amando: le persone che mi stanno vicino, quelli che incontro e che forse non incontrerò mai più”.
Momento centrale è la Storia dei giovani per un mondo unito, presentata da loro stessi con brani recitati, foto, brevi filmati; si sente la presenza di Chiara e la forza delle sue parole:
“Mi aspetto tanto da voi! Che siate "uomini nuovi"(…) Che suscitiate opere tali da testimoniare che il mondo unito è possibile. Sono le grandi idee, quelle che sembrano utopiche, che fanno la storia. (…) D'altra parte, vivere per una cosa "così e così", è troppo poco per un giovane che ha una vita sola. Qui conviene vivere per qualcosa di grande. Dio vi propone qualcosa di grande. A voi accettarlo”.
“Sono questi i momenti in cui sento che vivo per qualcosa che va oltre tutto... oltre la mia vita stessa. La cosa più bella è che lo viviamo insieme: un sol cuore composto da miliardi di cuori, ognuno unico e bellissimo proprio perché insieme agli altri. Tutti coinvolti in un cambiamento di rotta. Ci vuole coraggio, ma andiamo avanti in cordata! Il nostro amore avrà ripercussioni forse fino ai confini del mondo. La rivoluzione è incominciata! Non c'è nulla da temere! Puntiamo in alto!”
“E' sempre più chiaro e tangibile che l'ideale del Mondo Unito è un dono per ciascuno. Tutti possiamo puntare a viverlo, e credere fermamente che è possibile! E' una scelta intima e personale ma senza tutti voi, credo sarebbe impossibile: l'Unità è tutto.”
Molto partecipati anche i workshop sui temi della comunicazione, la cultura del dare, gli stili di vita sostenibili, l’arte e lo sport. L’apporto di Umanità Nuova, futuro dei Giovani per un Mondo Unito, è sentito e prezioso durante l’intero Meeting.

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