martedì 31 maggio 2011

Ungheria, casa per tutti

Un Movimento in azione, quello che si incontra con la presidente dei Focolari, e che si prepara ad accogliere l’anno prossimo i giovani di tutto il mondo per il Genfest.
(...) A questo popolo fiero, con una sua identità ben stagliata e contemporaneamente alla ricerca di un equilibrio tra nazionalismo e apertura alla dimensione universale, tra anelito di libertà e capacità di assumersi responsabilità, Maria Voce, augura di riuscire “a superare quella diffidenza nei confronti degli altri popoli” che a volte può essere di ostacolo alla reciprocità. “E’ giusto affermare la propria identità, ma nel concerto delle nazioni – sottolinea la presidente –. La sfida è quella di accorgersi dei tanti talenti che ci sono in Ungheria, donarli, e accogliere quelli degli altri popoli, imparare sempre di più a collaborare”.
E in questo tutti nel Movimento sono chiamati a fare la loro parte, sottolinea Maria Voce. Gli adulti impegnati a trasformare la società attorno sono chiamati a “testimoniare l’amore in misura qualche volta eroica, senza lasciarsi schiacciare dalle situazioni, ma trasformandole con l’amore. Perché, come diceva Chiara Lubich in una meditazione, sai cosa si fa quando si ha straamato? Si ama ancora”; le famiglie, interpellate dalle tante difficoltà che ne minano la solidità, a cui poter dare risposta con “un amore più grande, sempre rinnovato, un’apertura senza limiti, trovando in Dio la radice di questo amore”; i bambini che vogliono sapere dalla presidente dove trovare Dio e sono soddisfatti di sapere che, ad esempio, possono incontrarlo nei fratelli; i ragazzi, che rischiano di essere emarginati se non si uniformano al branco e che partono fortificati dalla certezza che “anche Gesù non è stato capito da tutti. Non preoccuparti di questo, preoccupati di quello che vuole Dio. Già per il solo fatto che riesci a portare la tua idea, sei un esempio e una provocazione”, incoraggiano Maria Voce e Giancarlo Faletti.
L'incontro di Maria Voce con i giovani dell'Ungheria
Ma non può mancare una domanda su quello che sarà un grande evento mondiale per i giovani e che tanti di loro hanno voluto si svolgesse proprio a Budapest: il Genfest, l’1 e 2 settembre 2012. (...) I giovani vogliono capire quali sono le attese per questo importante appuntamento. Maria Voce apre il cuore: “Dovrebbe essere una grande festa, dare grandissima gioia a noi che lo prepariamo e ai giovani che verranno. Attraverso la vostra testimonianza dovrebbe essere evidente che non c’è niente di più bello della rivoluzione evangelica, l’unica capace di cambiare la nostra vita. E’ una grande opportunità, un esempio di quello che l’Ungheria è in grado di dare. Avete tanto da fare per preparare la “casa” ai giovani di tutto il mondo. Non vedo l’ora che arrivi”.
Aurora Nicosia

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