venerdì 17 giugno 2011

Aiuto ai terremotati in Giappone: Aggiornamento 1

Vi mandiamo quanto abbiamo ricevuto dai nostri giovani ed adulti giapponesi, impegnati a prestare assistenza ai terremotati in Giappone. Vi ringraziano con tutto il cuore per le preghiere, solidarietà e contributi vari per svolgere le attività di assistenza alle persone in difficoltà.
"Fino ad oggi ci sono arrivati tanti contributi da tutto il Giappone e da vari parti del mondo. Li abbiamo mandati alla diocesi di Sendai e di Saitama (un’altra diocesi che ha avuto danno, anche se non è così vasto e grave come Sendai). Tra i nostri si sono fatte varie idee per raccogliere contributi; aprire un corso di cucina, progettare un concerto, raccolta sulla strada. Si è fatta pure una rete d’amore per comunicare le neccesità di ogni genere che si ha una città devastata in modo che tutti i nostri possano mandare quello che i terremotati e i rifuggiati hanno bisogno.
In questi giorni abbiamo ricevuto una lettera di ringraziamento dal Vescovo di Sendai che dice tra l’altro “Dopo il terremoto, le lettere, le preghiere e i preziosi contributi arrivati ci hanno commosso e incoraggiato. Questa vostra solidarietà che continua ci fa sperimentare ‘essere UNO in Cristo’. Vi ringraziamo dal profondo del cuore..., e ora stiamo pianificando ‘Progetto di UNA NUOVA CREAZIONE della diocesi di Sendai’ perché anche in questo disastro, noi che siamo legati con Cristo e creati da Lui nuovamente, vogliamo camminare con coraggio giorno dopo giorno verso la più ‘nuova creazione’, con il pensiero che Gesù avrebbe in questo momento... Si prevede che la difficile situazione durerà a lungo, anche d’ora in poi vogliamo chiedervi aiuto e sostegno.” Tante parrocchie, scuole, case di riposo per gli anziani ecc hanno avuto forte danno, i contributi verranno utilizzati con grande gratitudine.
All’inizio di maggio, alcuni di noi sono stati alla città di Miyako che si colloca nella diocesi di Sendai, una di loro dice “nella città la parte del porto era completamente distrutto, come se tantissime bombe fossero cadute, anche se l’avrei immaginato prima di partire da Tokyo, lo shock era forte. Un paesino vicino dove abita una mia amica di cuore era “scomparso”, lei era molto grata perché continuamente le stiamo mandando da Tokyo varie necessità vivere, e lei distribuisce a tante persone intorno che hanno bisogno di tutto perché hanno perso tutto. Sono andata a lavorare per pulire alcune case colpite dallo tsunami, dentro casa era pieno di fango con cattivo odore. Dopo il terremoto sono passati circa 2 mesi, ma ho visto cose da fare sono ancora tantissime o meglio senza fine. Si dicono che ora ci vuole anche l’assistenza per la parte spirituale e psicologica perché nella gente comincia ad accumularsi l’ansia e la paura per il futuro. Con le preghiere e l’unità di tutti del mondo, vogliamo continuare ad aiutare e lavorare!”

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