Punto di partenza il “Let’s Bridge”- Genfest 2012: dei 12.000 partecipanti, quasi tutti tornano subito a casa altri invece partono pure ma per Roma. Un altro importante appuntamento li attende dal 3 al 9 settembre!
Nel nostro Forum, sono 500 i giovani che si trovano per prendere atto dell’UWP ovvero United World Project, un progetto davvero audace e appassionante ( www.unitedworldproject.org ) lanciato appunto durante il Genfest!
Una grande varietà di volti, culture, appartenenza ‘religiosa’ (eravamo infatti di varie Chiese cristiane, presente anche un'indù e altri che non hanno un credo religioso ma convinti dei valori più alti dell'uomo) ma tutti arrivati con una carica unica, protesi e decisi a costruire ponti di fraternità, rapporti autentici, profondi, vedendo nella diversità una ricchezza.
Un illustre gruppo invitato a condividere esperienze di fraternità nei loro rispettivi campi di azione/competenza ha svolto dei temi di notevole attualità:
- INFORMAZIONE E FRATERNITÀ di Maddalena Maltese giornalista, caporedattore di cittanuova.it;
- LE ARMI, LA GUERRA E LA NOSTRA RESPONSABILITÀ di Carlo Cefaloni giornalista, membro di Rete Italiana Disarmo;
- LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE: PACE, SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE, PROTEZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI di Marco Aquini docente di Cooperazione internazionale per lo sviluppo alla Pontificia Università Angelicum, Roma e all’Università Lateranense, Roma;
- MONDO UNITO, ECOLOGIA E SOSTENIBILITÀ di Andrea Ponta ingegnere nucleare, PhD in Energetica, esperto in tematiche sull’energia;
- LA FRATERNITÀ NELLA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI: “SVILUPPO DI COMUNIONE” di Anna Marenchino sociologa, lavora all’AMU-NGO;
- FRATERNITÀ E POLITICA: MEDIAZIONE, RESPONSABILITÀ E CONCRETEZZA di Lucia Fronza Crepaz, medico/pediatra, già deputata del parlamento italiano.
Momenti di riflessione sul carisma dell’Unità, condivisione di esperienze, interventi a caldo, tavole rotonde, incontri per gruppi, spazi ricreativi, sport, un showcase delle tradizioni tipiche dei diversi Paesi (danze, canzoni…).
Così diceva un giovane brasiliano agli altri partecipanti del Forum: « (…) incantato della bella Firenze, l’arte, la cultura, ho detto a uno di quelli che ci facevano da guida che lui abita in paradiso… M’ha risposto: “Questi sono soltanto monumenti, arte, … il vero Paradiso è dentro di noi”. (…) Mi sento nel dover di condividere questo con voi… Ora tornando a casa, se vi sentiste soli, abbandonati, senza la voglia di cantare una bella canzone, ricordatevi del paradiso che abbiamo costruito qui, alzatevi; rimboccatevi le maniche e trasmettete questo agli altri».
A conclusione, il così atteso momento di parlare sull’United World Project e stavolta insieme ad altri 1.200 giovani (anche questi reduci da “Let’s Bridge”- Genfest 2012): un momento davvero speciale in cui ognuno si è sentito personalmente interpellato alla costruzione del mondo unito attraverso questo grande progetto, il nostro ‘tool kit’ per la fraternità.
Al prossimo appuntamento in Terra Santa e let’s bridge!
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