“Sono Richard Atemnkeng, Paul Kisyaba e Dominique Djiré.
Due settimane fa abbiamo lanciato “United World Project” ai giovani. Abbiamo organizzato una festa invitando i nostri amici. Sono venuti 80 in tutto e 50 erano nuovi. Dopo un’accoglienza calorosa, abbiamo presentato il “United World Project” e siamo rimasti molto contenti da come hanno ben accolto il progetto. Si sono subito sentiti coinvolti. Infatti, hanno subito chiesto: “quando vi trovate per l’incontro?”; “possiamo venire anche noi?”; “volete venire a parlare ai nostri giovani in scuola?”
Così, abbiamo raccolto 80 firme per il “United World Project”. Ognuno è partito con il desiderio di potare la buona notizie ai loro amici nelle scuole. Già oggi abbiamo sentito da uno di loro, che in qualche scuola hanno chiesto il permesso dal preside della scuola e hanno parlato del “United World Project”! In uno delle scuole 150 giovani hanno subito dato le loro firme. Aspettiamo ancora le notizie dagli altri scuole.
Il 24 novembre ci siamo dato l’appuntamento di andare in un ospedale dello Stato per fare le pulizie, un atto concreto che dimostra concretamente la nostra adesione al “United World Project”. Vi faremmo arrivare le notizie.
Nel mese di dicembre, abbiamo programmato di andare con gli adulti per fare una festa per i prigionieri.”
Due settimane fa abbiamo lanciato “United World Project” ai giovani. Abbiamo organizzato una festa invitando i nostri amici. Sono venuti 80 in tutto e 50 erano nuovi. Dopo un’accoglienza calorosa, abbiamo presentato il “United World Project” e siamo rimasti molto contenti da come hanno ben accolto il progetto. Si sono subito sentiti coinvolti. Infatti, hanno subito chiesto: “quando vi trovate per l’incontro?”; “possiamo venire anche noi?”; “volete venire a parlare ai nostri giovani in scuola?”
Così, abbiamo raccolto 80 firme per il “United World Project”. Ognuno è partito con il desiderio di potare la buona notizie ai loro amici nelle scuole. Già oggi abbiamo sentito da uno di loro, che in qualche scuola hanno chiesto il permesso dal preside della scuola e hanno parlato del “United World Project”! In uno delle scuole 150 giovani hanno subito dato le loro firme. Aspettiamo ancora le notizie dagli altri scuole.
Il 24 novembre ci siamo dato l’appuntamento di andare in un ospedale dello Stato per fare le pulizie, un atto concreto che dimostra concretamente la nostra adesione al “United World Project”. Vi faremmo arrivare le notizie.
Nel mese di dicembre, abbiamo programmato di andare con gli adulti per fare una festa per i prigionieri.”
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