Tratto da una riflessione1 della sociologa Vera Araújo:
"(...) prima di inoltrarmi nei sentieri poco tracciati di un bosco piuttosto impervio, vorrei rifarmi ad un testo di Chiara Lubich che sempre mi ha colpito:
«… per farsi santi, basta fare la volontà di Dio. E’ stata una scoperta estremamente utile e meravigliosa. Ecco – dissi – una via buona per tutti, per uomini e donne, dotti e indotti, intellettuali ed operai, mamme e consacrate, laici e sacerdoti, giovani e anziani, governanti e cittadini… Ecco la via aperta alla santità per ogni essere umano. Mi sembrava di avere in mano la carta d’accesso alla perfezione, non soltanto per un’elite di persone – quelle chiamate al convento o al sacerdozio – ma per le folle» .
Davvero stupefacente, soprattutto se teniamo presente che per Chiara Lubich la santità significa l’essere umano “realizzato” nella sua piena maturità umano-divina . Questa universalità non esclude nessuna categoria di persone di qualsiasi latitudine e cultura; ma anche è posta e situata nella storia, vale a dire, nella propria vita professionale, comunitaria, civile, istituzionale. E’ in questi spazi che la volontà di Dio va incarnata come segno di vita nuova, come fermento che solleva la pasta.
«… per farsi santi, basta fare la volontà di Dio. E’ stata una scoperta estremamente utile e meravigliosa. Ecco – dissi – una via buona per tutti, per uomini e donne, dotti e indotti, intellettuali ed operai, mamme e consacrate, laici e sacerdoti, giovani e anziani, governanti e cittadini… Ecco la via aperta alla santità per ogni essere umano. Mi sembrava di avere in mano la carta d’accesso alla perfezione, non soltanto per un’elite di persone – quelle chiamate al convento o al sacerdozio – ma per le folle» .
Davvero stupefacente, soprattutto se teniamo presente che per Chiara Lubich la santità significa l’essere umano “realizzato” nella sua piena maturità umano-divina . Questa universalità non esclude nessuna categoria di persone di qualsiasi latitudine e cultura; ma anche è posta e situata nella storia, vale a dire, nella propria vita professionale, comunitaria, civile, istituzionale. E’ in questi spazi che la volontà di Dio va incarnata come segno di vita nuova, come fermento che solleva la pasta.
1 IN TERRA COME IN CIELO, Vera Araújo, Novembre 2010 ai Delegati volontari/e e segreterie Umanità Nuova

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