“In questa Settimana Mondo Unito, siamo in piana attività con i giovani.
Tra queste attività abbiamo svolto una in un ospedale.
Prima di andare ci eravamo informati della situazione di questo ospedale.
La direttrice ci aveva informato che alcuni pazienti sono molto poveri, tanto
che rimangano anche per un mese. Per esempio, qualche paziente rimane in
ospedale , qualcuna di loro rimane per un mese in ospedale e portano lo stesso
vestito senza poter pulirlo perché gli manca il sapone. Così, abbiamo fatto una
raccolta di vestiti ed abbiamo comprato una scatola di sapone.
All’arrivo in ospedale, siamo stati accompagnati di una persona dello staff
che pensava che eravamo lì solo per portare i nostri doni ai pazienti e
salutarli. Però abbiamo subito fatto capire che questo non bastava. Siccome sapevamo
che i reparti ed il cortile dell’ospedale erano sporchi, allora abbiamo detto a
lei che siamo venuti per fare delle pulizie. All’inizio lei non ci credeva però
ci siamo subito dato da fare, attirando una grande attenzione sia dei pazienti
che dei loro accompagnatori ed altri dipendenti dell’ospedale.
Alla fine del lavoro, una dello staff ci ha confidato: “Siete proprio
diversi degli altri che vengono qua! Normalmente, la gente viene per salutarei
pazienti, portarli i loro doni, ma nessuno mai si ferma per fare delle pulizie
come avete fatto. Voi, non avete solo pulito, ma avete lavorato con tutto il cuore.”
Un’altra signora che accompagnava sua figlia paziente ci ha chiesto: “chi siete?”
Una di noi ha risposto a questa domanda e dopo lei ha aggiunto: “per favore,
lasciatemi il vostro contatto. Vorrei farvi incontrare i miei figli. Spero che
tanti giovani possano seguire il vostro esempio.”
Lasciando l’ospedale, la direttrice ci chiede di tornarci presto e ci ha
anche chiesto di passare nei prossimi giorni all’ospedale per prendere una
lettera di riconoscimento da parte loro e si teneva tanto.
È stata una giornata molto bella. I giovanni stessi sono rientrato piu
contenti e sempre piu convinti che solo l’amore vince tutto.
Richard Atemnkeng
Nessun commento:
Posta un commento