Fonte: Economia di Comunione
Si è aperta ieri a Madrid la seconda Summer School dell’Economia di
Comunione (EdC): un report della prima giornata dalla voce viva dei
partecipanti
Ciao a tutti da Madrid! Siamo i circa 50
partecipanti alla seconda edizione della Summer School EdC; provenienti da 19
nazioni, siamo stati accolti come se fossimo “in famiglia” dalla
commissione EdC spagnola.
Questa prima giornata introduttiva ci ha regalato gli strumenti per
prepararci ad una settimana che si prospetta intensa. Abbiamo iniziato il
programma presentandoci tra studenti, professori, imprenditori e altri
presenti. Quindi siamo entrati nel vivo del programma con l’introduzione di Luigino
Bruni dal titolo. “Cultura del dare e consumismo”. Luigino ha
introdotto l’economia di comunione a livello storico, fino a descriverci le
caratteristiche fondamentali della cultura del dare. A seguire la relazione di Maria
Salas e Antonio Marquez su “Giustizia relazionale e economia
di comunione”.
Maria e Antonio hanno presentato la sfida innovativa di una giustizia
come “relazione dinamica”, che scaturisce dal rapporto tra istituzionalità e
reciprocità. Luca Crivelli invece ha descritto “L’approccio di EdC
alla povertà ed allo sviluppo comparato ad altre forme di imprese sociali.”
3 i diversi tipi di organizzazione a movente ideale (VBOs – Value Based
Organization): social enterprise school, social businesses, e social
cooperatives. Di ciascuna Luca ha tracciato analogie con i caratteri
dell'impresa EdC, evidenziando le sue specificità.
Nel pomeriggio ci siamo suddivisi in gruppi: l’obbiettivo era quello di
conoscerci e cercare di rispondere alla prima domanda propostaci da Luca
Crivelli: “Quali le condizioni necessarie (se ne esistono)
affinché Economia di comunione diventi un valido approccio per molte
aziende, sia nuove che già esistenti? Cosa è necessario per far crescere di
dimensione il progetto?” Abbiamo anche realizzato un breve filmato, una
specie di “spot” per incoraggiare altri giovani sulla strada di EdC. Alla fine
della settimana i lavori di ogni gruppo saranno presentati a tutti.
A conclusione del pomeriggio ancora una lezione in plenaria con Julio
Gisbert su: “Vivere senza il lavoro: esperienze di moneta sociale,
banche del tempo ed altre iniziative popolari”. Julio ci ha mostrato come la realtà della crisi abbia
sviluppato forme alternative di scambio in alternativa al modello
capitalistico: un’economia più collaborativa, con iniziative di mutuo aiuto
attraverso esperienze a livello locale. L’aspetto peculiare della banca del
tempo è arricchire l’autostima delle persone: anche se si è perso l’impiego,
tramite la banca del tempo si possono trovare forme diverse di interazione e
scoprire talenti personali fino a quel momento rimasti nascosti. Un altro aspetto
interessante riguarda la moneta sociale, che ha la caratteristica di non poter
essere accumulato come si fa con il denaro legale.
Vorremmo concludere questo nostro primo “report”
sulla nostra Summer School con la frase di S. Agostino con la quale
abbiamo iniziato la nostra mattinata di oggi: “If you want to meet
someone, do not ask him what he thinks but what he Loves!! Se vuoi conoscere
qualcuno, non chiedergli cosa pensa ma cosa Ama!” ...questa sarà la
nostra sfida di questi giorni!
Scritto da Elena Ranocchi, Joan Rodriguez, Alejandra Vàsquez

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