Fonte: Sito del Focolare
Nella mattinata di oggi papa Francesco ha ricevuto in udienza privata la
presidente dei Focolari, Maria Voce, accompagnata dal copresidente Giancarlo
Faletti.
(C) Osservatore Romano – Maria Voce e Giancarlo Faletti in udienza da
Papa Francesco
“Un colloquio dai toni familiari - dice Maria Voce a conclusione dell’udienza. “Ci ha
rivelato quanto il Papa tenga a un cristianesimo impegnato e di comunione”.
“A papa Francesco sta particolarmente a cuore la vita del Vangelo”, prosegue la presidente dei Focolari. “Ci ha detto di andare avanti con coraggio e con gioia,
perché un cristiano senza gioia non ottiene niente. Quindi un cristianesimo
impegnato, di comunione e gioioso.”
L’incontro ha permesso di guardare alla presenza e alle iniziative del
Movimento dei Focolari nelle diverse aree del mondo, evidenziando
l’apporto specifico che emerge nelle diverse latitudini. “Papa Francesco ci ha
ringraziati del lavoro che il Movimento fa in tutto il mondo”, continua Maria
Voce.
Hanno potuto ripercorrere l’impegno dei Focolari sotto diversi aspetti:
dall’azione capillare, materiale e spirituale, in favore delle famiglie e dei
giovani in molte località della Siria,
alle iniziative culturali promosse in Cina; dal dialogo
interreligioso con esponenti buddisti, musulmani ed ebrei al
coinvolgimento nel progetto
“Amazzonia” lanciato dalla Conferenza episcopale del Brasile per
l’evangelizzazione di quell’immensa area; dalle testimonianze di perdono e di
riconciliazione in diversi Paesi dell’Africa
feriti dalla guerra al rivitalizzarsi di rapporti di fraternità e di
reciprocità nei quartieri anonimi di diverse metropoli d’Occidente,
all’intraprendere iniziative nella sfera sociale, come l’Economia di Comunione.
(C) – Papa Francesco riceve in udienza Maria Voce
A proposito del viaggio in Giordania, appena concluso, dove si sono
recati per incontrare le comunità dei Focolari del Medio Oriente e Nord Africa,
Maria Voce ha potuto comunicare al Papa l’esperienza di quei giorni di tensione
e incertezza. Anche lì
hanno vissuto la giornata di digiuno e di preghiera per la pace il 7 settembre
scorso, con le persone del Movimento presenti ad Amman, che appartengono a
varie chiese e religioni. “Si sentiva l’apertura grande del Papa a tutta
l’umanità e il suo desiderio di abbracciarla con questa preghiera”,
continua Maria Voce. “E il Medio Oriente entrava in questo abbraccio”.
“Attraverso quello che ci ha detto – conclude Maria Voce – si avverte
quanto il Papa apprezzi l’appartenenza ai movimenti. Parlando dell’una o
dell’altra situazione, diceva quanto è importante che ci siano i movimenti a
sostenerle. Si sente che il Papa vi riconosce la capacità di rimettere in
primo piano la radicalità della vita evangelica”.


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