Si sono realizzati incontri post Genfest a Guatemala,
a Honduras (in diverse città:
Tegucigalpa, Comayagua, Puerto Cortés, ad El
Salvador (in diverse città) Usulután, San Miguel, Nueva Concepciòn,
Santa Anna e San Salvador. Con l’aiuto della comunità abbiamo organizzato il programma,
presentando e raccogliendo in cartaceo ed online le firme per lo United World
Project. Era bello vedere come tutti siamo partiti con il proposito di
costruire ponti di fraternità ovunque.
Il tema del post-Genfest “Let’s bridge” riusuonava fortemente. Comunichiamo
uno dei tanti frutti raccolti: per
esempio a Comayagua (Honduras) all’incontro era presente una comunità religiosa
al completo con la sua madre superiora. Le suore erano così contente che dopo l’incontro
la Madre Superiora ci ha invitati a parlare dell’unità alla sua comunità. Tra
l’altro ci diceva: “Sicuramente ci aiuterà a migliorare i rapporti tra noi”. Adesso
i contatti continuano.
Durante quest’anno, abbiamo cercato di portare il nostro impegno a
costruire ponti a più giovani possibili. Così sono nati diversi gruppi di
Parola di Vita, dove i Giovani per un Mondo Unito assieme alle comunità locali,
fanno da lievito per donare la vita del Vangelo vissuto.
Da questa vita a corpo, sono sbocciate varie iniziative concrete a
beneficio delle persone più bisognose.
Per esempio, a Santa Tecla (El Salvador) la comunità ha cominciato a vendere
indumenti usati per raccogliere fondi destinati ai bambini abbandonati di un orfanotrofio
della città. Con il ricavato hanno potuto preparare una bella festa e stare insieme con loro, facendoli felici.

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