lunedì 6 gennaio 2014

FRATERNITA’ NELL’UGUAGLIANZA - VINCERE OGNI DISCRIMINAZIONE

Ad un mese dalla morte di Nelson Mandela, vogliamo ricordare questo grande uomo attraverso dei stralci del suo discorso quando ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1993
“(...) Estendo il mio sentito ringraziamento al Comitato per il Nobel per averci insignito del premio nobel per la pace. (…) Non voglio essere presuntuoso se aggiungo anche, tra i nostri predecessori, il nome di un altro eccezionale vincitore, il defunto reverendo Martin Luther King Jr. Anche lui lottò e morì per dare un contributo alla soluzione delle stesse grandi questioni che noi abbiamo dovuto affrontare come cittadini del Sud Africa. (…)
Siamo qui oggi come semplici rappresentanti di milioni di persone in tutto il mondo, il movimento anti-apartheid, i governi e le organizzazioni che hanno lottato con noi, non per combattere contro il Sud Africa come paese o contro uno dei suoi popoli, ma per opporsi al sistema inumano (dell’apartheid) e impegnarsi per una veloce fine dei crimini contro l’umanità causati dall’apartheid. (…) Grazie al loro coraggio e alla loro perseveranza negli anni, noi oggi possiamo anche fissare le date dei giorni in cui l’umanità si riunirà per festeggiare una delle eccezionali vittiorie umane del nostro secolo.
Quando questo momento verrà, noi gioiremo insieme per una vittoria comune contro il razzismo, l’apartheid e il governo della minoranza bianca. (…) Inoltre questo segnerà un grande passo avanti nella storia e sarà un giuramento popolare e mondiale per combattere il razzismo, ovunque questo si manifesti e qualunque forma esso assuma. (…)
La ricompensa non sarà misurata in denaro. (…) Sarà, e dovrà essere, misurata dalla felicità e dal benessere dei bambini, i più vulnerabli cittadini di ogni società e il più grande dei nostri tesori. (…) La ricompensa di cui abbiamo parlato sarà inoltre misurata dalla felicità e dal benessere delle madri e dei padri di questi bambini, che possono calpestare la terra senza paura di essere derubati o uccisi per motivi politici o economici, o ricevere uno sputo perché sono mendicanti. (…)
Il valore di questo regalo per tutti quelli che hanno sofferto sarà, e dovrà essere, misurato dalla felicità e dal benessere di tutte quelle persone del nostro paese che avranno buttato giù il muro inumano che le divide.
(…) Fate sì che gli impegni di tutti noi dimostrino che non eravamo dei semplici sognatori quando parlavamo della bellezza della genuina fratellanza e quando dicevamo che la pace era più preziosa dei diamanti, dell’oro o dell’argento. (...)”

Nessun commento:

Posta un commento