E’ stata una giornata indimenticabile, di affermazioni
dei diritti, di presenza di giovani, di solidarietà. Oltre 100mila marciatori e
marciatrici in un clima sereno, allegro, festoso. Cambiamento, lotta alla
miseria, giustizia, le principali parole d’ordine.
Succede quando si da spazio alla scuola e ai giovani.
Succede che la scuola e i giovani riescono a fare le cose più belle. Succede
che anche i più disincantati, davanti a un simile spettacolo, riescano ad
emozionarsi.
Non c’era nulla di retorico nei quindici chilometri di
gente che ieri si sono mossi da Perugia ad Assisi. C’era una società in
cammino. Più di 100.000 persone giunte da ogni parte d’Italia senza troppe
etichette, bandiere e distinguo. Ciascuno con le proprie ragioni e tutti con
qualcosa di positivo in testa e tra le mani. Talmente positivo da generare un
clima gioioso, sereno. Il contrasto con la tensione e la conflittualità di
tutti i giorni era netto e non scontato.
Nella Marcia PerugiAssisi di ieri molte cose non erano
affatto scontate. Che, in mezzo a una crisi economica, sociale e politica così
acuta, ci venisse tanta gente. Che la voglia di pace e di cambiamento riuscisse
ancora a mobilitare e a unire così tante persone, scuole, associazioni, e
istituzioni da tutto il paese. Che le polemiche e le dissociazioni della
vigilia fossero così irrilevanti. Che ci fosse così tanta consapevolezza dei
pericoli che stiamo correndo. Che la paura per quello che sta succedendo
potesse generare un incontro così positivo e propositivo. Che dopo una giornata
così lunga e faticosa tutti siano tornati a casa felici e rigenerati.
Quella di ieri non è stata solo una manifestazione per la
pace. E’ stata anche una manifestazione di pace. E chi c’è stato lo ha toccato
con mano. Non c’era violenza perché non c’era concorrenza. Al suo posto si
percepiva un senso di fraternità e di comunità che nella vita vorticosa di
tutti i giorni ci sfugge.
Ieri la PerugiAssisi non si è limitata a lanciare un
nuovo forte grido di pace. E’ riuscita ad unire un pezzo importante della
famiglia umana che non vuole lasciarsi trascinare nello sprofondo più buio
della terza guerra mondiale. E a dimostrare, ancora una volta, quanto sia bello
e utile camminare assieme. Assieme, non accanto, come ha felicemente notato don
Luigi Ciotti. Perché ogni sforzo positivo possa essere sempre più autentico,
credibile e contagioso.
A quelli che sono venuti e hanno fatto grande questa
giornata diciamo: Grazie! A quelli che non ci sono voluti venire diciamo: ci
saranno altre occasioni. Non perdete anche quelle. Il cammino continua in
ciascuna delle nostre città e dei nostri paesi. Buon cammino a tutti.
Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi
Perugia, 20 ottobre 2014
Ufficio stampa Comitato Promotore Marcia Perugia-Assisi –
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