Per il dialogo abbiamo bisogno di cogliere il meglio dell’altro
“Il dialogo riconosce il valore dell’uomo. Ogni persona è ciò che c’è di
più grande nell’universo, è degna di ascolto e di rispetto. È un mistero che si
svela solamente con il dialogo. Esso si realizza e si perfeziona nel dialogo e
nella comunione interpersonale. Se abbiamo un vero amore per l’altro, se
vogliamo conoscere il nostro fratello, senza etichette a priori, e crescere
insieme dobbiamo accettare e coltivare il dialogo. […]
Per uscire da sé stessi bisogna decentrarsi, non essere preoccupati di sé,
del proprio messaggio, di ciò che si dirà all’altro, di ciò che si vuole
ottenere dall’incontro; bisogna al contrario interessarsi all’altro, volerlo
ascoltare e conoscere, cercare ciò che può dirci piuttosto che ciò che possiamo
dirgli. Questo non è indifferenza per la proprio identità, ma scaturisce dal
desiderio di viverla amando per primi il prossimo.
Nel dialogo, bisogna prendere l’altro sul serio in quanto altro, ricco
della sua storia e della sua cultura e nello stesso tempo condizionato da esse,
ma provvisto sempre di una originalità personale.”
Marcello Zago, “Buddhismo e cristianesimo in dialogo:
situazione, rapporti, convergenze”
Nessun commento:
Posta un commento