martedì 20 gennaio 2015

Peacebuilding Day in Egitto


Fonte: AMU



Le ragazze e le donne del progetto AMU in Egitto “Donna educatrice di Pace”, musulmane e cristiane, hanno festeggiato insieme le rispettive feste di Natale. Una commovente testimonianza di dialogo.

Alcuni giorni fa, insieme alle donne e alle ragazze che seguiamo nel nostro progetto, abbiamo vissuto una giornata di festa particolare.
Questo evento è stato contemporaneamente una festa per il “Muled”, cioè il natale del profeta Mohammed (che è stato – questo anno – il 3 di gennaio secondo il nostro calendario gregoriano) e una giornata di celebrazione per il natale orientale dei Copti Ortodossi, che in Egitto sono il 90% dei cristiani (che coincide con il 7 gennaio).
Per questo la giornata è stata chiamata “Muled w Milad”, cioè la natività di Mohammed ed il natale di Gesù: la celebrazione tradizionale delle due figure più importanti nel Cristianesimo e nell’Islam che, questo anno, cadeva in 2 date vicine.
Mentre il mondo sta vivendo un momento difficile di tensione per i rapporti inter-religiosi, c’è stato questo momento straordinario di unità e di dialogo concreto, espresso in vita da queste donne e queste ragazze.
Non si è parlato in modo diretto di religione ma ognuna ha provato a vivere la propria. Durante la celebrazione, ogni persona scriveva su un pezzo di carta una cosa che non voleva portarsi dietro nel nuovo anno, e lo buttava via; poi ognuna scriveva anche il suo sogno per l’anno nuovo su pezzi di carta colorata. Questi pezzi sono poi diventati i colori del vestito della bambola tradizionale in Egitto per la natività del profeta Mohammed. I sogni di tutte hanno formato un solo corpo ma con tanti colori. Infatti è stata anche una sola festa con un solo spirito collettivo e condiviso da parte di tutte. Ho avuto la fortuna di essere testimone di questa bellezza umana e ho voluto condividerla con tutti voi che lavorate sempre per realizzare questo esperienza.
Ramy Boulos
Coordinatore progetti Fondazione Koz Kazah, Egitto

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