Credo che intimamente noi tutti presenti all'incontro di ieri sera a Sant'Ambrogio siamo stati toccati e coinvolti dalle parole della mamma e del papà di Chiara 'Luce' Badano. E alla fine, quando esci dalla basilica, ti senti un poco stordito e allo stesso tempo entusiasta di questa perla di amore che i genitori hanno voluto condividere. Penso che in tanti ieri sera piangevamo anche se magari non lo abbiamo mostrato fisicamente, ma una storia come questa non può e non deve lasciare indifferenti.
E' stato un incontro abbastanza veloce ma molto intenso e le parole della mamma di Chiara vibravano in tutta la basilica e nei nostri cuori. Onestamente rimango stupefatto ogni volta che riascolto la storia di Chiara Badano, cioè non mi sembra possibile che una ragazza di 17 anni possa accettare e convivere con serena sobrietà una malattia così tanto devastante e brutta. E lo stesso posso rapportarlo ai genitori di Chiara, che con immenso amore e fiducia hanno accettato e condiviso la lenta scomparsa della loro figlia. Eppure, quando poi serenamente penso alla fede in Cristo, alla profondità e semplicità che ci regala ogni volta, allora mi stupisco un poco di meno e comincio a credere che tutto sia possibile, anche volare con un fardello sulle spalle. Ci sono stati diversi passi di questa esperienza che mi hanno toccato profondamente come quando Chiara ha parlato 25 minuti con Dio accettando con GIOIA il suo volere e il disegno che Lui aveva preparato per lei. Mi ha colpito anche molto il fatto che Chiara rifiutasse alla fine le medicine e la terapia per poter regalare il suo dolore (fisicamente atroce) a Cristo. E infine mi ha colpito molto l'educazione cristiana che i genitori di Chiara, famiglia perbene, hanno trasmesso alla figlia. Prima di morire i ruoli si sono invertiti, è stata Chiara a prendere per mano i genitori e a prepararli a camminare senza di lei; piano piano che si avvicinava il momento di lasciarli, perdeva forza fisica ma acquisiva forza spirituale. L'esempio di Chiara dovrebbe essere per tutti un messaggio fondamentale circa la presenza di Dio in noi stessi ma al contempo il suo esempio deve fare riflettere concretamente i molti teologi cristiani circa il vero significato di Dio in terra, penso che l'esperienza di Chiara involontariamente metta in dubbio molti teoremi di teologia e ci presenti invece una fede cristiana molto ma molto più essenziale e semplice.

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