domenica 13 luglio 2014

Il nuovo Atlante della fraternità universale

Da Maria Grazia Baroni
Rivisto e ampliato. Pubblicato per il marchio Cnx di Città Nuova e disponibile on line sul sito dello United World Project . In settembre la versione inglese, francese e spagnolo
Tempo di novità per l’Atlante della fraternità universale, primo report sugli atti di fraternità nel mondo rilevati dallo United World Project. A due mesi di distanza la prima edizione si presenta già in una versione rivista ed ampliata. Sarà disponibile per il marchio Cnx dell’editrice Città Nuova e in formato on line da  scaricare dal sito United World Project. A settembre la stessa  edizione sarà disponibile in inglese, francese e spagnolo.
Ma quali sono, dunque, le novità dell’Atlante? Innanzitutto un’introduzione a firma dei giovani dei cinque continenti. Si dà spazio, poi, agli approfondimenti: sul rapporto globalizzazione e mondo unito grazie ad un brano di  Chiara Lubich e a “Sharing with Africa”, terza tappa dello  United World Project.
Ma nelle pagine dell’Atlante si ripercorrono anche i primi passi dello United World Project al Genfest di Budapest nel 2012 con 12mila giovani che si impegnano a vivere il “fai agli ciò che vorresti fosse fatto a te” e la successiva tappa di Gerusalemme nel 2013 con altri 125 giovani, mentre le parole chiave supportano il testo e le testimonianze offrono squarci di quotidiana fraternità.
Una fraternità, come vero e proprio fenomeno attivo e ravvisabile nell’attualità, che può essere declinato. La si può indagare  come avviene nel primo capitolo e nel terzo. La si può studiare perché dispone di un bacino culturale specifico ravvisabile nella storia, come si spiega nel secondo capitolo. E, infine, la fraternità la si può raccontare: attraverso 45 storie scelte dalle 800 schede arrivate da 42 nazioni. Non sono le uniche, certo, e molte altre potrebbero essere narrate al loro  posto. Ma tutte parlerebbero di  noi e di  questo nostro tempo. Lo stesso tempo in  cui occorre raccontare dei positivi effetti della fraternità alla nostra società per sperare.

Per info scriveteci a: info@unitedworldprojec.org

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